Ieri c’è stato l’incontro tra Galliani ed il suo procuratore Kia Joorabchian ed è servito per trovare un accordo di massima sul contratto di Carlitos. E’ vero, la Juventus ha incontrato per prima l’agente del giocatore e si è mossa prima, il Milan è arrivato in ritardo ma ancora in tempo. Ha lavorato meno ma meglio, anche sottotraccia. Galliani, se vogliamo, ha battuto Marotta. Ma non è questo il punto. Il fattore decisivo nella vicenda Tevez è che i rossoneri cercano e vogliono Tevez e sono pronti a chiudere, i bianconeri, invece, lo hanno sempre considerato una riserva di Higuain e Jovetic, convinti di essere i soli a poter convincere l’ormai ex Manchester City. Invece no, con sorpresa e stupore hanno registrato l’entrata feroce di Galliani, hanno provato a cambiare strategia, ma la situazione era cambiata, quasi invertita: adesso è il Milan al primo posto e Marotta a SportMediaset ha potuto giocare solo la carta della tranquillità: “Nessuna asta”. Nascondendo un certo disagio.
Il Milan ha l’accordo con Tevez, ma con il Manchester City c’è ancora tanto da fare. Non solo, l’arrivo di Tevez è condizionato dalla cessione di Robinho: se non parte il brasiliano niente da fare. Su di lui, come sappiamo, c’è forte il Santos che offre 6 milioni per il cartellino (la stessa cifra del suo contratto in rossonero), Galliani ne chiede 10. L’affare si gioca dunque su due piste, ma le strade sono sempre più vicine a combaciare.
This post was last modified on 14 Giugno 2013 - 16:46