ArriTevez. Nel mercato mai dare per nulla per scontato, soprattutto in casa Milan, specialmente se parliamo di Tevez. L’acquisto dell’Apache era cosa fatta nel gennaio 2012, ma fu bocciato all’improvviso e allo scadere, quando l’ad rossonero era in Inghilterra per chiudere, da Berlusconi. Quindi occhio ai colpi di scena, anche perché in passato lo stesso presidente del Milan aveva speso parole poco invitanti nei confronti dell’attaccante argentino, criticandone soprattutto l’età. Ed era successo un anno e mezzo fa, figuriamoci adesso con quasi due anni più sulle spalle. Ma cambiare idea si può, in alcuni casi come questo forse si deve perché c’è un’occasione di mercato unica: prendere Tevez a 10-15 milioni e con un ingaggio pesante ma non impossibile da 4 mln più bonus.
Ieri c’è stato l’incontro tra Galliani ed il suo procuratore Kia Joorabchian ed è servito per trovare un accordo di massima sul contratto di Carlitos. E’ vero, la Juventus ha incontrato per prima l’agente del giocatore e si è mossa prima, il Milan è arrivato in ritardo ma ancora in tempo. Ha lavorato meno ma meglio, anche sottotraccia. Galliani, se vogliamo, ha battuto Marotta. Ma non è questo il punto. Il fattore decisivo nella vicenda Tevez è che i rossoneri cercano e vogliono Tevez e sono pronti a chiudere, i bianconeri, invece, lo hanno sempre considerato una riserva di Higuain e Jovetic, convinti di essere i soli a poter convincere l’ormai ex Manchester City. Invece no, con sorpresa e stupore hanno registrato l’entrata feroce di Galliani, hanno provato a cambiare strategia, ma la situazione era cambiata, quasi invertita: adesso è il Milan al primo posto e Marotta a SportMediaset ha potuto giocare solo la carta della tranquillità: “Nessuna asta”. Nascondendo un certo disagio.
Il Milan ha l’accordo con Tevez, ma con il Manchester City c’è ancora tanto da fare. Non solo, l’arrivo di Tevez è condizionato dalla cessione di Robinho: se non parte il brasiliano niente da fare. Su di lui, come sappiamo, c’è forte il Santos che offre 6 milioni per il cartellino (la stessa cifra del suo contratto in rossonero), Galliani ne chiede 10. L’affare si gioca dunque su due piste, ma le strade sono sempre più vicine a combaciare.