Lo scorso anno, di questi tempi, le cessioni traumatiche di Thiago Silva e Ibrahimovic inauguravano la nuova direzione che il Milan prendeva nella gestione finanziaria. Da quel giorno, il pareggio del bilancio è il primo imperativo da rispettare, che comporta spese moderate ed entrate sufficienti a compensarle. Ecco perché prima di intavolare qualsivoglia trattativa in entrata, bisogna cercare di guadagnare il più possibile da quelle in uscita.
Uno dei prossimi partenti è Robinho, che già a gennaio era stato vicinissimo all’addio. In questo momento da lui dipende tutto il mercato rossonero. Nonostante il suo attaccamento al Milan la saudade ha preso il sopravvento e il suo scarso utilizzo in questa stagione ha fatto il resto. Per lui c’è sempre il Santos e stavolta l’affare si farà. Il Flamengo, invece, ha fatto sapere di non essere più interessato.
Il Santos ha incassato più di 20 milioni di euro dalla cessione di Neymar e deve risollevare l’immagine della squadra con un colpo che faccia breccia nel cuore dei tifosi. Robinho è il nome giusto ma la società brasiliana ha offerto 6 milioni al Milan, che invece ne chiede 8. Probabile che Galliani scenda a 7, per poi virare con forza su Tevez e sugli altri obiettivi di mercato.