MOMENTO FLOP Si potrebbe elencare una dozzina di gare dove Robinho più che un giocatore è sembrata una bella statuina. Una in particolare arriva a scombinare un periodo che sembrava di forte ripresa: Roma-Milan 4-2. Fragile e impalpabile come spesso in questa stagione. Allegri con la già poca fiducia riposta in lui lo sostituisce dopo circa un’ora di gioco. La situazione col mister pare sempre legata ad un filo sottilissimo che sembra spezzarsi in coincidenza del mercato invernale: i due non si trovano in questa stagione e Binho vorrebbe cambiare aria slegandosi dal diavolo. L’affare col Santos non va in porto e il brasiliano resta a Milano per collezionare 3 tribune, 15 panchine e nelle altre 5 gare che completano la stagione rossonera solo all’ultima a Siena ha disputato i 90 minuti per intero.
MOMENTO TOP L’unico vero istante di fùtbol bailado, per dirla alla brasiliana, è stato quel numero su Di Cesare del Torino. Il passo a mandare fuori causa il difensore granata è stato di quelli che Robinho riusciva fare tempo fa quando pareva destinato a calcare le orme dell’altro santista Pelé. Poi il colpo di punta alla “Ronaldo” a battere Gillet e secondo gol stagionale. In realtà era già da qualche partita che Binho dava cenni di risveglio e si può dire che dall’assist fornito a El Shaarawy in occasione della gara col Napoli (2-2) sia stato il primo anello di una catena di forunate uscite del brasiliano che da lì ha inanellato una striscia di prestazioni positive condite da 4 assist e i suoi 2 gol.
This post was last modified on 26 Giugno 2013 - 02:13