ROBINHO, Robson de Souza: 4,5

robinho milan-lazio (spaziomilan)Annata molto discutibile quella del talentuoso brasiliano giunto ormai alla fine della parabola discendente con la maglietta rossonera. L’attaccante ha collezionato più esclusioni che presenze quest’anno, complici anche la definitiva esplosione di El Shaarawy, l’arrivo di Balo, e le continue chances date a Boateng e Niang. Forse meritava più spazio specialmente quando sembrava aver raggiunto un buono stato di forma nel mese di Dicembre. Poi la luce si è rispenta e i riflettori che finalmente dopo quattro mesi di campionato si erano accesi su di lui sono tornati a sopire e abbagliare qualcun altro. Certo il senso del gol non è la sua arma migliore da un po’ di stagioni ma lo zampino sui gol della squadra con palloni recuperati e assist quest’anno non si sono proprio visti. Con forse il solo Boateng a fare peggio di lui, la sua stagione è stata una vera e propria tragedia. Il voto è dovuto molto da ciò che da lui ci si aspettava: lui, il più “anziano” tra gli attaccanti, doveva trascinare gli avanti del Milan, invece è stato trascinato in fondo alle gerarchie dalla freschezza dei ragazzi crestati. Ora è di nuovo al centro del vortice del mercato che come ad ogni sessione lo vuole di ritorno al Santos.

MOMENTO FLOP Si potrebbe elencare una dozzina di gare dove Robinho più che un giocatore è sembrata una bella statuina. Una in particolare arriva a scombinare un periodo che sembrava di forte ripresa: Roma-Milan 4-2. Fragile e impalpabile come spesso in questa stagione. Allegri con la già poca fiducia riposta in lui lo sostituisce dopo circa un’ora di gioco. La situazione col mister pare sempre legata ad un filo sottilissimo che sembra spezzarsi in coincidenza del mercato invernale: i due non si trovano in questa stagione e Binho vorrebbe cambiare aria slegandosi dal diavolo. L’affare col Santos non va in porto e il brasiliano resta a Milano per collezionare 3 tribune, 15 panchine e nelle altre 5 gare che completano la stagione rossonera solo all’ultima a Siena ha disputato i 90 minuti per intero.

MOMENTO TOP L’unico vero istante di fùtbol bailado, per dirla alla brasiliana, è stato quel numero su Di Cesare del Torino. Il passo a mandare fuori causa il difensore granata è stato di quelli che Robinho riusciva fare tempo fa quando pareva destinato a calcare le orme dell’altro santista Pelé. Poi il colpo di punta alla “Ronaldo” a battere Gillet e secondo gol stagionale. In realtà era già da qualche partita che Binho dava cenni di risveglio e si può dire che dall’assist fornito a El Shaarawy in occasione della gara col Napoli (2-2) sia stato il primo anello di una catena di forunate uscite del brasiliano che da lì ha inanellato una striscia di prestazioni positive condite da 4 assist e i suoi 2 gol.

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