La telenovela Robinho continua. E Serginho, l’osservatore rossonero in Brasile, è intervenuto a La Gazzetta dello Sport per fare il punto della situazione: “Robinho è un giocatore ancora importante, ma nessun club brasiliano può permettersi di investire 9-10 milioni per il suo cartellino. Nessuno“. E ancora: “Qualcuno paragona la situazione di Robinho a quella di Clarence Seedorf. Errore. Clarence era libero, non è costato niente al Botafogo. Solo l’ingaggio. E l’olandese ha uno stipendio inferiore a quello di Robinho. L’ideale sarebbe inserire una contropartita tecnica nell’operazione“. Ma dovendo indicare chi potrebbe essere l’elemento del Santos da inserire nell’affare: “Oggi nel Santos non ci sono elementi di prospettiva. Bisognerebbe lavorare solo su una contropartita economica. E’ vero, la società ha guadagnato molto dalla cessione di Neymar, ma non credo che possa investire più di 4.5 milioni per Robinho“.
E per quanto riguarda altre acquirenti: “Hanno sondato il terreno anche il Gremio e il Flamengo, ma non ci siamo: sono squadre vecchie. Piuttosto, si è fatto avanti il San Paolo. E qui c’è il giocatore che potrebbe essere giusto per il Milan: Osvaldo. E’ un attaccante esterno, un Camoranesi più bravo. Costa caro, ma anche Robinho costa caro. Dieci milioni chiede il Milan, dieci milioni chiede il San Paolo. Si può parlare“.
Altri consigli brasiliani per gli acquisti: “Doria del Botafogo è fortissimo. Mi ricorda Nesta e ha solo diciotto anni. Purtroppo, costa già otto milioni. Il mercato brasiliano è impazzito. Però Doria sarebbe già importante per la Serie A e il club rossonero ha tante relazioni su di lui. Un ottimo centrocampista, classe ’94, è Adryan del Flamengo. Ha dei colpi alla Pirlo. Ma per carità, non è Pirlo“.
This post was last modified on 24 Giugno 2013 - 14:36