Il mercato entra nel vivo, mentre incombe una nuova inchiesta

Riassunto2Adesso che anche l’ultima importante competizione calcistica della stagione, la Confederations Cup, è agli sgoccioli, il mercato entra in una delle sue fasi più calde e intense. Anche per un Milan che da molti è tacciato di immobilismo, le voci che in questa settimana si sono susseguite ci spingono ad analizzare punto per punto le strategie di mercato rossonere.

Partiamo da quello che da più parti è stato definito come un grande fallimento: l’affare Tevez, sfumato con il matrimonio tra l’argentino e la Juventus. Tale beffa è stato un duro colpo non solo per molti indispettiti tifosi milanisti, ma soprattutto per lo stesso Galliani. Non perché l’Apache fosse una priorità, tutt’altro, ma perché il “basso” costo della trattativa, le promesse di non tradimento di Tevez, la vecchia foto con il calciatore e il suo procuratore, avevano fatto credere a tutti, e probabilmente anche a Galliani stesso, che l’argentino fosse ormai un calciatore del Milan. Tali “esternazioni mediatiche”, inoltre, rivelatesi un totale insuccesso, rischiano di ritorcersi contro l’amministratore delegato milanista, poiché adesso vengono, giustamente, viste dai tifosi come una mancanza di rispetto, come l’ennesima inutile promessa da televisione, fatta senza avere garanzie in mano, il che ha significato soltanto illudere tutti ancora una volta.

La rabbia dei tifosi, inoltre, rischia di crescere a causa della telenovela El Shaarawy. Il nostro sondaggio sul possibile scambio con Jovetic (l’80% dei nostri lettori lo rifiuta categoricamente) ha dimostrato, infatti, come il popolo rossonero sia estremamente legato al Faraone e non voglia privarsene neanche se ad arrivare fossero giocatori con un valore di mercato superiore. Il mancato approdo dell’Apache in rossonero, tuttavia, fa crescere le chance di restare a Milanello per il giovane italo-egiziano, che, dopo un opaco finale di campionato e una Confederations ai margini, ha assoluto e urgente bisogno di certezze. Certezze che potrebbero arrivare dall’incontro di martedì con Galliani, incontro che potrebbe dare risposte decisive sul suo futuro. Probabilmente il Faraone verrà messo al corrente della volontà del Milan di puntare su di lui, volontà che, però, verrebbe meno nel caso di grosse offerte.

Ultimamente, del resto, El Shaarawy è stato posto al centro di numerosi possibili scambi. Non con Ljajic, divenuto il concreto obiettivo dell’attuale mercato rossonero, tanto da essere stato il vero argomento di discussione della cena di mercoledì tra Galliani e Pradé. La Fiorentina non lo considera assolutamente incedibile e il Milan ha già pronti 10 milioni. Tuttavia, le pretese dei Della Valle sembrano essere più alte, ma bisogna considerare che il giovane serbo ha un contratto in scadenza alla fine del prossimo campionato, motivo per cui la società di via Turati conta di poterlo portare ben presto a Milanello. Chiudiamo il mercato arrivi con Honda, per il quale la trattativa ha subito una netta accelerazione dopo l’approdo di Tevez alla Juve, con il primo contatto ufficiale, che prevede un accordo di massima sull’ingaggio, con un quadriennale da 2,5 milioni netti a stagione.

Per quanto riguarda il capitolo cessioni, infine, sembra andare verso una soluzione positiva la vicenda Robinho. Per il 15 luglio, data di chiusura del mercato brasiliano, Milan e Santos potrebbero venirsi incontro. Al momento, la richiesta rossonera è di 10 milioni, minimo 8, mentre l’offerta brasiliana non supera i 6. Il vero problema è la richiesta esagerata di Binho sull’ingaggio. Tuttavia, sembra che alla fine possa prevalere il buon senso, raggiungendo una classica via di mezzo. Intanto, un altro pezzo di storia del nostro campionato lascia il Diavolo: Mario Yepes da domani sarà libero di accasarsi in un’altra squadra a parametro zero, vista la decisione consensuale di non rinnovare il contratto in scadenza oggi. La sua ultima destinazione sarà la sua terra, la Colombia, probabilmente il club dei Millionarios.

Cambiando argomento, questa settimana è stata abbastanza tesa anche per l’avvio dell’inchiesta della Procura di Napoli su 41 club italiani, tra cui il Milan. Inchiesta che non è destinata a dissolversi rapidamente, ma, qualora venissero accertate irregolarità nelle compravendite di giocatori, potrebbe dar inizio a una reazione a catena potenzialmente in grado di configurare un nuovo scandalo nel calcio italiano e di stravolgere nuovamente la struttura dei campionati. Secondo l’avvocato Cristian Zambrini, esperto di Diritto sportivo, nonché consulente per società sportive e atleti professionisti, intervistato da SpazioMilan.it, si parla di situazioni di squilibri sul piano economico-finanziario, le cui conseguenze potrebbero non limitarsi alle sole ammende. Se queste indagini dovessero mettere in luce illeciti fiscali, infatti, i club rischierebbero forti ammende e penalizzazioni nel prossimo campionato, fino all’esclusione dalle competizioni europee.

Chiudiamo con un doveroso omaggio a un grandissimo campione rossonero, a un uomo straordinario e a un insegnante di vita senza pari, che ha lasciato un vuoto enorme dentro il cuore di milioni di tifosi: Stefano Borgonovo. Affetto da diversi anni dal male della Sla, Borgonovo è scomparso giovedì , lasciando un grandissimo insegnamento di forza e coraggio, di impegno a non arrendersi mai e a rafforzare la ricerca per vincere questa terribile malattia. La società di via Turati ha promesso di stringersi intorno alla moglie Chantal e ai figli, per aiutarli a superare questo momento, ma soprattutto per continuare quella lotta che ha reso Stefano un eroe impareggiabile!

Gestione cookie