MOMENTO FLOP In una stagione di tale livello, sono stati ben pochi i passaggi a vuoto del ventunenne terzino, che ha vissuto il suo momento meno felice nella delicatissima sfida del Franchi contro la Fiorentina. Dopo un primo tempo di livello, la ripresa del giovane è a dir poco complicata: Cuadrado è il cliente più difficile che un terzino può ritrovarsi di fronte e lo salta puntualmente. A “coronare” l’infelice performance è l’ingenuo rigore causato proprio ai danni del colombiano al minuto 73. L’ex Lecce lo salta all’interno dell’area di rigore e De Sciglio lo stende: rigore netto e gol del definitivo 2-2. Dopo sette partite da titolare, un DeSci appannato finisce in panchina nei successivi match clou contro Napoli e Juventus, per poi riacquistare la titolarità nei match contro Catania, Roma e Siena e tornando su livelli ben oltre la media. Bravo anche Allegri a preservarlo in un momento per lui poco favorevole.
MOMENTO TOP “Il nuovo Tassotti” dà il meglio di lui durante tutto l’arco della stagione ed indicare un solo match che rappresenti l’apice della sua annata è difficile. Tuttavia, dovendo fare una scelta, puntiamo tutto su Milan – Juventus del venticinque novembre, il match che ha sancito l’inizio della risalita per il Milan. Nella gara contro i campioni d’Italia, De Sciglio fa ammattire letteralmente Asamoah, reso inoffensivo in fase d’attacco e “buggerato” costantemente in proiezione offensiva. Gli ottantamila del Meazza lo galvanizzano e lui sfiora anche il gol con un velenoso tiro dalla media distanza. Sovrapposizioni, cross, diagonali difensive: nella “Scala del calcio”, Mattia mette in mostra tutto il suo repertorio e si consacra agli occhi del pubblico rossonero come l’erede della grande stirpe di terzini, sperando che la sua carriera sia come quella del grande Paolo dal numero tre sulle spalle: lunga e tutta a tinte rossonere.
This post was last modified on 7 Giugno 2013 - 18:59