Proseguiamo il nostro pagellone analizzando la stagione di LUCA ANTONINI, concentrando la nostra attenzione su momenti positivi e negativi del terzino scuola Milan. Vuoi la consacrazione di De Sciglio o l’eplosione di Constant, ma questo è stato l’anno più buio da quando è tornato rossonero. Solo 6 presenze in Campionato (Samp, Bologna, Atalanta, Lazio, Genoa e Siena), 2 in Champions e una in Coppa Italia per un bottino totale di 9 apparizioni, tutte tra l’altro nella prima delicatissima parte di stagione. Infortuni, acciacchi e anche tanta sfortuna. Allegri ha preferito relegarlo in panchina anche quando fisicamente era ok.
MOMENTO FLOP In una stagione in cui personalmente non ha funzionato nulla, come picco negativo possiamo segnalare l’infortunio al naso provocato durante una partitella a Milanello in uno scontro fortuito con il baby Cristante. Era già rassegnato a vedere i compagni lottare per un posto in Champions senza poter fare nulla, ma per la serie quando non gira nulla non è mai finita: ecco l’ennesimo stop di una stagione da lasciarsi alle spalle.
MOMENTO TOP Qualche momento positivo e di ripresa però c’è stato. Gli attestati di stima giunti a gennaio dalla Russia ad esempio hanno fatto piacere. Non si è trovato l’accordo (il suo stesso agente in esclusiva ci aveva confermato che si potrà tornare a parlare in questo mercato estivo, clicca qui per leggere le parole di D’Amico), ma sapere che anche all’estero conoscono le tue qualità deve far piacere. Così come ha fatto piacere a noi rivederlo in campo con la Primavera ad inizio marzo e intervistarlo in esclusiva. Con i ragazzi di Dolcetti erano stati 90 minuti filati ed intensi, che lasciavano sperare in maniera leggittima ad un migliore finale di stagione.