Oduamadi: “Ho ricordato al Milan che esisto. Allegri è un grande allenatore, bellissimo giocare con El Shaarawy e Balotelli”

oduamadiNnamdi Oduamadi non crede ancora che sia vero, ma dall’anno prossimo la Prima Squadra del Milan sarà casa sua. Almeno per l’estate. La sua tripletta contro Tahiti è stata osservata con attenzione da Adriano Galliani, che lunedì sera ha chiamato Allegri proponendogli il ritorno in squadra dell’attaccante nigeriano di 22 anni. E la risposta è stata sì, anche se dopo il ritiro non è impossibile che venga ancora girato altrove in prestito: come successo negli anni scorsi prima al Torino e poi a Varese, dopo due anni (ai margini) di rossonero. Oduamadi dal Brasile non vede l’ora di cominciare questa avventura, nuova, affascinante e piena di significato e, in un’intervista rilasciata stamane a La Gazzetta dello Sport, riesce a fare urlare di gioia le parole scritte.

Sono disposto a pagarmi vitto e alloggio pur di lavorare insieme ad Allegri. Se ora vivo questo momento è merito di mamma Patricia, grazie alle sue preghiere e ai suoi consigli. Il 2012 è stato un anno maledetto per me, un infortunio muscolare mi ha fatto perdere la Coppa d’Africa: sarei diventato campione del mondo con la Nigeria, invece niente. Solo sofferenza, tristezza e la paura di rimanere lontano dal calcio importante. Ma non mi sono mai arreso ed eccomi qui. Vorrei rivedere in televisione il mio primo gol contro Tahiti, è stata una rete degna del mio mito Ronaldo, il Fenomeno. Ho avuto modo di conoscerlo di persona in un’amichevole del Milan contro la Primavera: a fine partita chiesi ad Ancelotti se potevo stringere la mano ad un campione che sognavo anche di notte, lui me lo permise e riuscì a parlare con Ronaldo per qualche minuto e poi ricevere qualche giorno dopo la sua maglia della Seleçao autografata: un gesto da grande campione”.

Oduamadi è al settimo cielo, non dimentica il passato travagliato e i veri valori della famiglia, pronto a vestire il rossonero: “Classifica marcatori della Confederations Cup? E’ più importante aver ricordato al Milan che esisto. Sono contento che Allegri sia rimasto perché è un grande allenatore, mi ha insegnato tante cose nell’anno dello scudetto. E poi sembra intenzionato a lavorare ancora con il 4-3-3 anche l’anno prossimo: il modulo che esalta le mie qualità. Sarebbe bellissimo giocare qualche minuto con Balotelli ed El Shaarawy. Ho la stessa età di Mario, ci siamo incrociati a livello giovanile e si vedeva che aveva qualcosa in più. Nazionale? Abbiamo la possibilità di passare il turno, magari affrontando l’Italia in semifinale”.

Gestione cookie