Come già ampiamente preventivato, niente Nazionale under 21 francese per M’Baye Niang. Il giovane rossonero, infatti, come forse ricorderete era stato tra i protagonisti di uno spiacevole episodio accaduto a fine 2012 e costato addirittura la panchina al suo ct Erick Mombaerts. In quel periodo, infatti, Niang e compagni si giocavano l’accesso ai campionati europei contro la Norvegia. Tra l’andata e il ritorno dei due spareggi, però, ecco il fattaccio: un gruppo di cinque giocatori, tra i quali il nostro, lascia il ritiro senza autorizzazione per una serata d divertimento. Le conseguenze furono disastrose: Francia sconfitta per 5-3 e fuori dall’Europeo, Niang e compagni squalificati dalla Federcalcio fino al 31 dicembre 2013.
Quest’assenza forzata dalla Nazionale servirà a Niang per ricaricare le pile in vista di una stagione tutt’altro che semplice, già ai nastri di partenza. Le voci di un possibile modulo a due punte, supportate da un trequartista di valore si stanno facendo sempre più insistenti. A questo punto, però, viene spontaneo pensare che, in caso di sacrificio di una delle tre punte, il primo indiziato possa essere proprio lui.
Come conquistare la fiducia del mister? Sicuramente con più cattiveria sotto porta, ma anche in allenamento. Con un rendimento più continuo, con più voglia di dimostrare il suo immenso talento e le sue indiscusse qualità. Perché le stagioni, si sa, sono lunghe, perché questo Milan dei giovani gli concederà ancora tante chances. Starà a lui coglierle, starà a lui dimostrare che non sempre partire come sfavoriti sia un handicap. Anzi.