Un ippodromo rossonerazzurro. Per fare di San Siro uno stadio d’eccellenza. Con tanto di negozi, ristoranti, spazi per il tempo libero e parcheggi. E’ il progetto al quale stanno lavorando Milan e Inter, nell’ottica comune di fare del Meazza un impianto all’avanguardia, con le carte in regola per ospitare la tanto agognata finale di Champions del maggio 2016.
Adriano Galliani ha confessato i piani durante il Workshop rossonero di Santa Margherita di Pula: “Abbiamo fondatissime speranze per avere la finale di Champions League a Milano nel 2016. Ci sarà anche la linea Metropolitana 5 che arriverà allo stadio”. E ancora. “Il Milan e l’Inter stanno cercando di acquistare l’area del Trotto per far diventare San Siro una cosa favolosa. Io spero di trovare l’accordo economico con i proprietari del Trotto e il Comune è assolutamente d’accordo. Riqualificare San Siro sarebbe fantastico. Nelle prossime settimane avremo incontri e diventerebbe una cosa unica almeno in Europa”.
Non tutto, però, sembra in discesa come ha voluto far intendere l’amministratore delegato del Milan. Il futuro dell’ippodromo del Trotto, infatti, è oggetto di valutazioni da parte di Palazzo Marino, dopo che lo scorso 30 dicembre si era tenuta l’ultima corsa a causa della crisi dell’ippica. L’impianto fa parte della storia di Milano: costruito nel 1925, al Trotto si sono tenute le più emozionanti gare che hanno fatto la fortuna di tanti appassionati, milanesi e non. Poi la crisi e l’emergere delle scommesse online ha fatto perdere appeal e gli spettatori si sono ridotto da una media di seimila a corsa (la massima capienza raggiunta nei tempi d’oro) a non più duecento persone. Da qui la decisione della società Trenno, controllata da Snai e delegata alla gestione degli ippodromi milanesi, di chiudere.
Ora si tratta sul futuro e il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris ha gelato le ambizioni di Galliani: “Le sue idee sono sconosciute all’Amministrazione comunale e, comunque, mi sembrano ben lontane dal progetto di riqualificazione che il Comune ha iniziato a discutere con gli operatori dell’ippica per il trotto, con Snai e la città“. Con questa nota Palazzo Marino ha voluto rimarcare quanto scritto nel Piano di Governo del Territorio del Comune che ha assegnato all’area del Trotto la tutelata dalla destinazione a sport e verde. Tradotto: non sono previsti altri servizi come negozi, ristoranti e parcheggi. Si potrebbe aprire così un braccio di ferro, destinato a chiudersi in tempi rapidissimi. Perché se l’obiettivo è quello di presentare un’area totalmente nuova nel giro di appena tre anni non c’è molto margine per carte bollate, ricorsi e diatribe urbanistiche.