E’ uno dei più fulgidi talenti della dominante scuola spagnola e, dopo l’Europeo Under 21 da capitano, vuole giocarsi un posto per il più importante palcoscenico internazionale, il Mondiale del prossimo anno con la “Roja” di Vicente del Bosque. Ecco perchè, per fare breccia tra mostri sacri come Xavi, Iniesta, Fabregas, vuole giocare con più continuità ed il futuro nella sua attuale squadra, il Barcellona, non gli consentirebbe questa opportunità
Ovviamente stiamo parlando di Thiago Alcantara, regista dei blaugrana, che è sempre più destinato a lasciare la Catalogna per trovare una squadra che gli assicuri il posto da titolare. Il posto giusto potrebbe essere proprio l’Italia, che tra l’altro è la nazione dove Thiago è nato, precisamente a San Pietro Vernotico, in Puglia, dato che suo padre, il celebre mediano Mazinho, militava nel Lecce quando suo figlio nacque. Correva l’anno 1991 e da lì ci fu il trasferimento a Barcellona e tutta la trafila nella “cantera” prima dell’approdo, a diciotto anni, in prima squadra. In quattro stagioni, il centrocampista di origine brasiliana, ha disputato quasi cento partite, ma emergere in un centrocampo che vanta i tre fenomeni succiatati, oltre a Busquets e Mascherano è veramente difficile e dunque potrebbe essere giunto il momento di tentare una nuova avventura; il Milan non ha mai fatto mistero del gradimento per Thiago, che rappresenta al meglio il prototipo di regista giovane, di classe e con tanta esperienza anche europea sulle spalle.
Queste caratteristiche, ovviamente, hanno attirato su di lui l’interesse dei top team europei, con in testa il Bayern Monaco di Pep Guardiola, che ho lanciò in azulgrana. A renderlo ancora più appetibile, inoltre, è la clausola rescissoria di “soli” diciotto milioni, un investimento da rischiare assolutamente, viste le grandi qualità del figlio d’arte; Galliani potrebbe a breve entrare in gioco, cercando il “colpo” che gli riesce meglio, l’anticipo sui concorrenti.