Giorno dopo giorno aumentano voci e indiscrezioni in merito a questa finestra estiva di calciomercato. Al lato pratico è presto per dire cosa possa realmente andar in porto e cosa no, ma le chiacchiere aiutano a comprendere le ambizioni delle società. Il Diavolo desidera apparire attivo e lo lascia intendere gettando carne al fuoco con continuità. Nomi come Tevez, Pastore, Diamanti, Matri, Poli, Kucka, li sentiamo ormai con una certa insistenza, ma solo alcuni saranno obiettivi concreti di mercato. Il resto sono solo depistaggi e suggestioni. Il tifoso storta un po’ il naso. Teme cessioni eccellenti e intravede nella dirigenza poca attenzione sulle necessità primarie della rosa.
La verità è che se non si realizza il giusto dalle cessioni, è impossibile acquistare. In modo velato o no, il Milan ha messo sul mercato giocatori piuttosto importanti come Robinho e Boateng per esempio, ma la sensazione è che le pretendenti scarseggino più del preventivato. Per il brasiliano è iniziato di nuovo il tira e molla delle ultime sessioni con il Santos, mentre per il ghanese vige una preoccupante calma piatta. Nessuno ha ancora bussato alla porta di via Turati per chiedere del Boa e a onor del vero, nemmeno lo stesso Prince ha ammiccato ad altre squadre. Tutti immobili in attesa che cada la prima tessera in grado di innescare l’effetto domino. L’impressione è che sarà un’altra lunga e complessa estate.
Intanto domenica sera a Pesaro è stata organizzata una sobria festa a sorpresa per Ambrosini. La società Milan non ha in nessun modo partecipato all’organizzazione dell’evento, esattamente come non ha presenziato alla conferenza stampa di congedo del nostro Ambroleone che intanto sembra sempre più vicino ad accasarsi alla Fiorentina. A proposito, chi ha avuto la brillante idea di porre un misero banchetto come scenografia del sua addio ai colori rossoneri?
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