Calandra (ag. FIFA): “Il ritorno di Kakà e Thiago Silva rimane un sogno irrealizzabile… per ora”

In esclusiva a ilsussidiario.net, parla l’agente FIFA Giuseppe Calandra. Filo conduttore di tutta l’intervista è stato il calciomercato, inevitabile in questo momento dell’anno calcistico. Si è parlato di Alessio Cerci e Angelo Ogbonna, i due giocatori del Torino sarebbero stati spesso accostati al Milan di recente. Le probabilità che possano approdare in rossonero non sono ancora chiare, ma nei prossimi giorni potrebbero diventare noti i reali obiettivi societari. Si è parlato anche degli ipotetici ritorni di Kakà e Thiago Silva, pupilli di Silvio Berlusconi. Difficile che i due ex rossoneri possano tornare a Milano in questa sessione di mercato, ma dal Presidente ci si può aspettare di tutto.

“Sfuma l’ingaggio di Cerci? Il discorso è molto semplice, Berlusconi vuole vedere un Milan con il trequartista. Il giocatore del Torino si sta mettendo in mostra come esterno d’attacco. Sarebbe un ottimo colpo schierarlo in quel ruolo. Non è impossibile che possa giocare come trequartista ma ormai si è specializzato in quel ruolo. Sono sicuro che possa dare il meglio di sé partendo largo. Kaka? Il sogno del Presidente sarebbe di rivederlo con la maglia rossonera, ma credo che neanche questa volta si possa realizzare, soprattutto se dovesse arrivare Ancelotti a Madrid. Inoltre in quel ruolo il Milan ha già acquistato Saponara, un ragazzo con un talento smisurato. Continua la strategia di mercato rossonera che punta su questo tipo di giocatori. A Saponara dovrà essere concesso tempo”.

Per quanto riguarda la difesa: “Per la difesa il Milan potrebbe prendere Ogbonna dal Torino. Credo che sia pronto per il salto in una squadra importante, a qualcuno potrebbe sembrare un’operazione analoga a quella fatta con Acerbi. Il discorso è diverso: Ogbonna ha più esperienza, anche in campo internazionale dato che è sempre stato convocato da Prandelli. Thiago Silva invece, nonostante le parole d’affetto, non potrà tornare al Milan almeno per i prossimi due o tre anni”.