Gli eventi e le ultime voci di mercato lo vedrebbero addirittura in partenza: accostato più volte a Fiorentina, Lazio, Napoli e ad altre squadre europee. Cos’ha portato il gioiellino di Savona dalla gloria all’ipotetica cessione in soli sei mesi? Sicuramente questa domanda troverà risposta nell’incontro di martedì tra lo stesso El Shaarawy ed Adriano Galliani. La stagione 2013-2014 incombe ed è arrivato il momento di pianificare nel dettaglio gli obiettivi, è necessario capire quanto il Faraone si senta parte del progetto e quanto il Milan si fidi del calciatore. La crisi è coincisa con l’aumentare delle pressioni, forse il diciannovenne ha risentito di questa responsabilità troppo grande per un ragazzo in fase di maturazione.
Le pressioni da parte della società e l’ambiente circostante non avranno intaccato il suo impegno durante gli allenamenti, ma nella seconda parte della stagione in campo è risultato apatico, vuoto e senza idee. Un’involuzione davvero preoccupante coincisa con l’arrivo in rossonero di Mario Balotelli. Massimo Allegri è stato costretto a cambiare il modulo e gli interpreti per valorizzare il più possibile l’acquisto. El Shaarawy è rimasto “schiacciato” dal carisma e dall’imponenza di SuperMario e offuscato dalle sue prestazioni maiuscole. Cambiando modulo, il Faraone si è scoperto troppo dipendente da Balotelli: per emergere dovrebbe ritrovare la fiducia in se stesso e riprendere a giocare come nella prima parte della scorsa stagione, cooperando con Balotelli non supportandolo.
Galliani ed El Shaarawy avranno molto da discutere martedì, la speranza è che trovino il bandolo della matassa per il bene del giocatore e del Milan.
This post was last modified on 30 Giugno 2013 - 20:15