L’acquisto di Carlos Tevez non era necessario. Nemmeno una priorità. E’ un vero, grande colpo della Juventus, che mette in cassaforte, sulla carta, anche il prossimo scudetto. E comincia a sognare l’Europa. Per il Milan un’occasione persa, specialmente per il costo della trattativa, “solo” 12 milioni, per Galliani una beffa, ma soprattutto una mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi rossoneri. La frase pronunciata il 10 giugno scorso durante la crociera sulla MSC Fantasia, “Tevez non mi tradisce”, è stata grave ed inutile. Peggio anche della foto a tavola scattata sorridente con l’Apache ed il suo procuratore Kia Joorabchian nel gennaio 2012. Anche in quel caso, nulla di fatto. Un autentico boomerang. Non a caso il Milan non ha mai trattato con il Manchester City, mai. E anche se l’incontro a sorpresa all’Hotel Principe di Savoia di più di due settimane fa fosse solo servito come manovra di disturbo, per fare alzare il prezzo del cartellino insomma, la mossa è stata un insuccesso. Ha dato maledettamente fastidio l’atteggiamento, perché non serviva esporsi senza avere garanzie in mano, specie se in un mercato povero, fermo e confuso.
Un sospiro di sollievo per El Shaarawy, ma per adesso ancora nessuna sicurezza sul suo conto. Una Confederations Cup ai margini (solo 18 minuti) ed un futuro sempre più in bilico: martedì al rientro dalla Nazionale ci sarà l’incontro con Galliani che sancirà un verdetto importante, forse decisivo. Difficile prevedere che venga tolto dal mercato, probabilmente verrà messo al corrente di una situazione ormai chiara: in caso di grosse offerte partirà. Il Faraone lo sa bene e comincerà a guardarsi attorno. Non è un caso che ogni giorno stia diventato merce di scambio: al Real Madrid per Kakà, alla Fiorentina per Jovetic, magari anche al PSG per Pastore (nel caso, la trattativa più sensata). Chissà che possa rientrare in un’eventuale trattativa per Ljajic: uno dei principali nomi del mercato del Milan, il vero argomento di discussione della cena tra Galliani e Pradé dello scorso mercoledì al ristorante “Nuova Arena” in piazza Lega Lombarda a Milano. La Viola non lo considera incedibile ed El Shaarawy è un’opzione gradita. Come dargli torto…
Per il resto, quando manca quasi una settimana al ritiro estivo di Milanello e poco meno di due mesi ai preliminari di Champions League, c’è da registrare l’addio di Yepes dopo 3 anni di impegno, sudore e sacrificio, il non rinnovo di Flamini (alla fine dovrebbe restare) ed il riavvicinamento a Poli, sperando che la prossima settimana si chiuda per davvero.
This post was last modified on 30 Giugno 2013 - 09:12