Prosegue l’appuntamento di SM con il cronista dei cronisti, il milanista dei milanisti, Tiziano Crudeli! Potete inviare le vostre domande a Tiziano all’indirizzo: q.e.i.m@live.it.
Innanzitutto, seppur con un giorno di ritardo, tanti auguri di buon compleanno! Partiamo dal caso El Shaarawy: come pensa si evolverà questa situazione?
Intanto vi ringrazio per gli auguri. Riguardo a El Shaarawy parto da un presupposto: il Milan, se costretto a vendere un giocatore, lo fa quando ha le prospettive di mercato migliori. Uno come il Faraone alla fine del girone d’andata poteva valere anche 45/ 50 milioni di euro. Dopo, però, sono arrivati sei mesi bui, ha vissuto un periodo di involuzione che lo portato a segnare un solo goal. Di conseguenza le quotazioni di mercato sono inevitabilmente scese e, ora come ora, non ha una valutazione tale da spingere la società a cederlo. Forse potrebbero pensarci di fronte a un’offerta di almeno 40 milioni. Per me, però, non verrà ceduto. Un po’, devo ammettere, lo spero anche, perché bisogna puntare sui giovani.
A proposito di giovani, le chiederei un commento sulla Confederations Cup di Mattia De Sciglio.
Mattia sta sicuramente disputando un torneo positivo, ma deve ancora crescere in fase di chiusura. Penso abbia grandi margini di miglioramento, ma sta già crescendo e andando benissimo. Tra l’altro ora spinge anche bene sulla fascia sinistra. Molto probabilmente durante l’anno, in maglia rossonera, lo ha fatto meno anche per disposizioni tattiche.
Sul fronte mercato tantissimi nomi, poche certezze: tra le tante ipotesi fatte quali pensa siano le più praticabili e alla nostra portata?
Dipenderà molto dalla disponibilità economica e dal tipo di investimento che il Milan intende fare: prima di pensare a eventuali acquisti, di sicuro, bisognerà vendere. Non penso sia corretto fare nomi che potrebbero illudere i tifosi, ma sono certo che Galliani, con la sua abilità (le operazioni di Ibra e Balotelli l’hanno ampiamente comprovata), sarà colpire in contropiede e stupirci.