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In un centrocampo work in progress è in arrivo un nuovo respiro: l’importanza di De Jong

nigelPresentarsi dopo 7 mesi esatti dall’infortunio (rottura sottocutanea del tendine d’Achille sinistro in Torino-Milan lo scorso nove dicembre 2012) in buona forma e sulla buona strada per essere presto a disposizione: è questo l’obiettivo di Nigel De Jong per il prossimo raduno estivo di Milanello, ormai sempre più vicino. L’incidente occorso al 22’ del primo tempo allo stadio “Olimpico” sembra lontano ma è ancora fastidioso, costringendo il centrocampista olandese ha lavorare sodo e fare meno vacanze: non a caso la settimana scorsa era ad allenarsi presso il centro sportivo di Carnago. Ma De Jong è un combattente e vuole lasciarsi alle spalle momenti bui e giorni tristi per tornare ad assaggiare il campo. Un rientro che segnerebbe la fine degli acciacchi muscolari ed articolari 2012/2013 del Milan, arrivati a quota 87 e ridotti del 49% (quasi la metà) rispetto al 2011/2012. Un bel traguardo per lo staff medico rossonero, raccontato ieri da La Gazzetta dello Sport.

E con un centrocampo work in progress, il numero 42 rossonero è pronto a ritornare con un ruolo di prim’ordine. Poli è vicino ma manca da tempo il passo decisivo, Kucka sembra allontanarsi dopo le parole di Preziosi (Tutti davano Kucka al Milan, ma non è così. Forse andrà all’estero”), Traoré e Nocerino sono destinati a partire e Flamini è probabile ma non scontato che rinnovi. Ecco che De Jong, come ruolo e presenza, è un giocatore assai importante: al momento uno dei tre titolari della mediana del Milan. Tra novembre e dicembre 2012 aveva dimostrato crescita ed un adattamento corretto alla Serie A, dopo un avvio difficile e negativo: per il Milan ma anche per lui, soprattutto perché appena arrivato. De Jong è all’altezza di questo Milan ed in pochi mesi si è dimostrato anche un leader in campo, pronto a fare la voce grossa ed a spronare i propri compagni.

Il peggio è passato e per l’olandese adesso c’è la fase più snervante: quella di recuperare a pieno la condizioni fisica, sapendo di essersi lasciato alle spalle il grosso del problema ma consapevole che manca ancora qualcosa. Presumibilmente sarà quasi al 100% per agosto-settembre, per i preliminari di Champions insomma. Senza fretta e con la consapevolezza di non aver perso il posto in squadra, bensì, paradossalmente, di averlo rafforzato senza giocare. Merito suo, ma anche del mercato.

This post was last modified on 26 Giugno 2013 - 02:21

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redazione