La prima azione pericolosa degli uomini di Prandelli, al 6’, è un assortimento di maglie rossonere, con una grande sgroppata di Montolivo sulla sinistra, che serve Balo al centro che di prima intenzione calcia in porta. Serve un gran intervento del portiere messicano Corona per sventare il pericolo. Al 26’, la punta milanista entra in maniera decisiva nel gol del vantaggio azzurro, procurandosi la punizione che Pirlo trasforma in maniera magistrale. Gli azzurri continuano a premere ma un errore di Barzagli permette ai messicani di pareggiare su calcio di rigore del Chicharito Hernandez. L’Italia non accusa il colpo e continua a premere, ma il primo tempo si chiude ingiustamente sul risultato di 1-1.
I ragazzi di Prandelli, però calano vistosamente nel secondo tempo, dimostrando una certa mancanza di condizione fisica. Infatti, se il Messico è del tutto incapace di affondare, gli azzurri non riescono, a loro volta, ad approfittare della relativa staticità della retroguardia centroamericana, che ha soprattutto nel capitano Rodriguez il proprio punto debole. Fino al minuto 78’, quando un grande assist volante di Giaccherini mette Mario davanti alla porta di Corona. La punta rossonera è devastante a livello fisico e non si fa schiacciare dai due centrali americani, anticipando l’intervento dello stesso Rodrigez e beffando il portiere.
È il gol della meritatissima vittoria, soprattutto alla luce di un primo tempo giocato magistralmente dalla squadra di Prandelli, che è poi calata dal punto di vista fisico nella ripresa. Una vittoria fondamentale per il morale e per la convinzione di un gruppo che, migliorando ancora la condizione atletica, può puntare anche ad arrivare in fondo alla manifestazione.
Per quanto riguarda la prova dei rossoneri, abbondantemente sopra la sufficienza la prestazione di Balotelli, sempre nel vivo delle manovre offensive azzurre e autore del gol decisivo. Un po’ troppo nervoso, deve ancora lavorare da questo punto di vista. Evitabilissima, ad esempio, l’ammonizione presa per essersi tolto la maglia dopo il gol. E Prandelli non ci ha messo molto a ricordarglielo. Più che sufficiente Montolivo, un po’ scolastico ma sempre nel vivo dell’azione nel primo tempo. Cala nella ripresa ma comunque sempre attento e ordinato.
Molto buona la prova di De Sciglio, che parte a ritmi un po’ blandi ma piano piano entra nel vivo del match e quasi tutti i cross nella seconda parte del primo tempo e per tutto il secondo tempo vengono dalla sua fascia, la sinistra. Sempre pronto e puntuale negli inserimenti, dimostra, ancora una volta, una lucidità da veterano. Un po’ meno bene Abate, che comunque merita la sufficienza. Meno mobile del solito e un po’ disattento in fase difensiva, riesce a proporsi spesso e volentieri senza palla, rivelandosi un’importante soluzione in più per lo scarico dei palloni da parte dei centrocampisti.
This post was last modified on 17 Giugno 2013 - 13:02