L’attaccante rossonero è l’icona della lotta contro il razzismo. In Brasile infatti, è già considerato l’uomo del cambiamento, non solo un giocatore. Ecco le parole di Dunga a proposito di SuperMario: “Lui è un attaccante moderno, forte, senza dubbio. Ma il punto è proprio l’aspetto legato al personaggio. Io dico che non dobbiamo trovare scuse o attenuanti. Lui può e deve lottare contro il razzismo, può fare una piccola grande rivoluzione personale, senza vittimismo ma con la forza che possiede. Balotelli può fare tanto, come simbolo, per la gente perseguitata, che non ha voce, che non ha presente, né forza per lottare. Mario invece ha tutto. Non si butti via con atteggiamenti sbagliati. Faccia come Pelè. E non è certo matto come dicevano in Inghilterra: sono altri che andrebbero curati”.
Le parole di Dunga hanno rivelato le potenzialità dell’uomo, prima ancora del giocatore. Balotelli può fare molto per il mondo del calcio, a patto che esso stesso non si lasci ammaliare dal personaggio che ricopre. Per utilizzare ancora un’espressione di Dunga:“I risultati restano, le critiche sfumano”; che SuperMario pensi ai risultati che può raggiungere come giocatore certo, ma anche e soprattutto come nuovo uomo-simbolo in chiave anti-razzista.
This post was last modified on 15 Giugno 2013 - 20:11