Civelli è nato in Argentina, in un piccolo paese nella periferia di Buenos Aires. Cresce calcisticamente nelle giovanili del Banfield con il fratello minore Luciano; esordisce in prima squadra nel 2003, dopo tre anni a discreti livelli si trasferisce nell’Olimpique Marsiglia. La prima parentesi europea non è felicissima, tanto da essere costretto a far ritorno in patria nel 2009, prima nel Gimnasia LP e poi nel San Lorenzo. Due stagioni convincenti e l’inaspettato ritorno in Francia nel Nizza. E’ un forte difensore centrale, alto 190cm per 95kg di peso, roccioso e difficile da superare. Molto abile di testa, utile sia in attacco che in difesa. Spesso decisivo con questo fondamentale, nella stagione appena terminata di Ligue 1 ha segnato quattro delle sei reti proprio di testa. Attento e preciso nella marcatura, puntuale negli anticipi, mette molta pressione agli attaccanti ed è, grazie alle sue lunghe leve, spesso provvidenziale nei recuperi.
Ha dimostrato di mettere molta pressione agli attaccanti lo scorso aprile in occasione della partita di Ligue 1 in casa del PSG, quando in una normale azione di gioco ha rifilato un bacio sul collo ad un incredulo Zlatan Ibrahimovic. Qualche piccolo problema caratteriale per l’argentino che, in genere, non ne condiziona il rendimento in campo. Le perplessità sull’acquisto di Civelli derivano dal fatto che l’argentino compirà trent’anni il prossimo ottobre, non certo in linea con la politica societaria che incentra la campagna acquisti su giovani di talento. Una nota a favore è il fatto che arriverebbe a parametro zero, ma questo non significa totalmente gratis: il Milan potrà aggiudicarsi le prestazioni del giocatore avanzando una buona proposta economica. Su questo punto la società dovrà ragionare sulla reale utilità di acquistare un difensore trentenne.
This post was last modified on 2 Giugno 2013 - 11:17