Deve metterla Allegri? In tal caso il presidente, che ancora si augura un’utopica rescissione consensuale senza buonuscita, parlerà chiaro al mister questa sera ad Arcore: nessun prolungamento, si arriverà a scadenza naturale del contratto. Difficile che Max, toscano mica per niente, si lasci perdere l’occasione Roma (triennale da 2,7 milioni più premi) nonostante l’amore per il Milan. Deve metterla Galliani? Sarebbe un ulteriore stoccata all’ad (che in realtà Berlusconi, nel collegamento con Belpietro, ha chiamato per nome e non “amministratore delegato”), tacciato dal patron di un’eccessiva difesa nei confronti di Allegri: situazione abbastanza tesa che, ricorderete, ha costretto non più tardi di una settimana fa il buon Adriano a comunicare la totale serenità di un rapporto che dura da 33 anni. Un unicum che ci auguriamo resti tale.
La metterà, alla fine, proprio Berlusconi? Sarebbe la scelta più logica per sostenere al meglio un progetto giovane e bisognoso di tanta esperienza. Ma si sa che di questi tempi, attorno alla gestione tecnica da parte della società si può parlare di tutto, fuorché di logica. La strada prediletta, dal nome Clarence Seedorf, è sempre più impervia: provate a convincere voi l’egocentrico olandese, giocatore-imprenditore, a rifiutare i 3 milioni e mezzo brasiliani annui per un (solo) anno da allenatore, in attesa che si liberi Cesare Prandelli. Perché è inutile nasconderlo: Silvio Berlusconi amerà, sì, il rischio, ma sa che non nascono tutti Fabio Capello. E la soluzione per il post Mondiale è troppo ghiotta per farsela sfuggire.
(Christian Pradelli per il Sussidiario.net)
This post was last modified on 2 Giugno 2013 - 20:20