Stavolta, però, ci ha pensato La Gazzetta dello Sport a presentarci un Mario Balotelli quasi inedito, dedito alla beneficenza e all’interessamento verso bambini brasiliani a rischio. L’attaccante rossonero lotta per il Centro do Menor, della favela di Mata Escura, la parte più disagiata di Salvador, che ospita quasi 3000 bimbi. Ha visitato il posto per la prima volta nel 2007, e da allora si è sempre tenuto in contatto. Mario De Jesus, coordinatore del Projeto Mata Escura Novo Rumo, ha detto di lui: “Mario ha la sensibilità di chi conosce l’abbandono. Ci spedisce video in cui invita i bambini a fuggire la droga. Mario è il simbolo di chi è sopravvissuto, ha lottato e vinto. Ha aperto un’azienda di energia solare. Grazie a lui possiamo insegnare ai ragazzi il lavoro di elettricista”.
Ieri, per ordini superiori, gli azzurri sono rimasti blindati in albergo. Mario, invece, ha chiesto e ottenuto un permesso per uscire. In molti l’avranno considerata l’ennesima pretesa, spinta dalla voglia di evadere e di distinguersi (negativamente). Invece, Mario è uscito con Claudia (missionaria di Gesù Redentore) e alcuni suoi amici della favela. Gli hanno chiesto “hai paura?”, lui ha risposto “no”, e ha twittato, orgoglioso “Salvador! Sembro bahiano anch’io!”. C’è molto, molto altro, dietro una semplice copertina!
This post was last modified on 22 Giugno 2013 - 16:03