Era in dubbio per una leggera contrattura, ma alla fine Prandelli ha deciso di schierarlo comunque come unica punta dell’attacco azzurro e SuperMario l’ha ripagato con il gol che è valso la vittoria per 2-1 contro il Messico. Esordio vincente, dunque, per la Nazionale nella Confederations Cup in Brasile con l’attaccante rossonero assoluto protagonista dell’incontro, tanto che il Ct ha voluto omaggiarlo con la standing ovation di tutto il Maracanã: “E’ stato bello uscire dal campo con l’ovazione di tutto lo stadio, è stata una bella partita, ho provato una grande emozione“.
Una buone prestazione macchiata soltanto dall’ennesimo giallo per essersi tolto la maglia al momento dell’esultanza: “C’è la regola dei due gialli, non lo sapevo, la prossima volta non lo farò. L’arbitro? Non è importante come abbia arbitrato, conta solo che abbiamo vinto. La qualificazione non è ancora a posto, dobbiamo vincere la prossima partita. Se spero di incontrare Neymar in finale? Si, e spero di vincere. Siamo qua per arrivare in finale, non conta contro chi, abbiamo le qualità per farcela“.
Cesare Prandelli, pur elogiando la rete decisiva di SuperMario, non ha risparmiato critiche: “Deve smettere di mostrare i muscoli, perché le ammonizioni contano. Ma è stato bravo sul gol”. Aggiungendo poi ai microfoni di SkySport: “Ha fatto una buona partita, non si è innervosito. E’ stato in gara, così devono fare gli attaccanti, anche quando non ci sono spazi. E’ stato veramente bravo sul gol”.
Proprio dopo questa bacchettata del ct azzurro, ecco che SuperMario ai microfoni di Sky Sport promette: “Non la tiro mai più via la maglietta”. Poi sulla gara: “Dovevamo vincere e abbiamo vinto. Siamo tutti importanti, non è che la squadra sta intorno a me, siamo una squadra. Altri gol miei in Confederations? Non è importante, spero che ne faccia tanti l’Italia”.