Con i rinnovi di Christian Abbiati e Daniele Bonera ufficializzati da settimane, si poteva già intuire il destino del capitano del dopo Maldini. C’è, però, un retroscena: la società aveva già chiaro in testa il fatto che avrebbe rinnovato a un solo under 30 in difesa, Bonera o Yepes. L’entourage di Ambro (compreso lo stesso giocatore) credeva che la riconferma del classe ’81 agevolasse anche quella di Massimo, ipotesi tramontata in poco tempo. Dispiaciuto (tradito?) Ambro, dispiaciuto Roggi: “Magari questa ufficialità poteva essere data con maggiore riguardo verso chi è stato il Capitano del Milan. Massimo ha aspettato fino alla fine, non è stata una scelta consensuale. Lo ha deciso la società in maniera unilaterale“. La pista Fiorentina è sempre più percorribile: la Viola infatti è pronta a cedere Migliaccio al Livorno e a salutare anche Pizarro e Massimo sarebbe una soluzione ideale.
Va detto che in casa Milan le alternative in quel ruolo non mancano: ricordiamo il recupero di Nigel De Jong e l’integrazione in rosa del Primavera Bryan Cristante. Ma è naturale che il mercato dovrà attivarsi anche per quella posizione, se non altro per evitare di affidarsi, in caso di indisponibilità dell’ex City, a un giovane di grande prospettiva ma che ha ancora tutto da dimostrare. Resta l’amarezza per un commiato abbastanza in controtendenza rispetto allo “stile Milan”: salutiamo un capitano che ha vissuto forse gli anni più difficili della gestione Berlusconi (e in molti lo dimenticano), quello che alzò l’indimenticabile Supercoppa Europea col Siviglia in onore di Puerta. La più toccante. Ciao, grande Ambro: leader onesto, mai sopra le righe, vecchio cuore fino alla fine.
(Christian Pradelli per IlSussidiario.net)
This post was last modified on 14 Giugno 2013 - 00:58