Ciao Grande Ambro!

AmbrosiniMILANO – Quanto è dura salutarsi. Diciotto stagioni vissute insieme non si possono cancellare e mai nessuno le cancellerà. Le strade del Milan e di Massimo Ambrosini, per il momento, si separano. Un saluto triste che coinvolge emotivamente tutti i tifosi rossoneri. Perché Ambro è stato qualcosa di molto di più di un giocatore, è stato uno dei simboli del Milan.

Arrivato a Milanello come ragazzo di belle speranze nell’estate del 1995, riesce subito a dimostrare, con grande impegno e abnegazione, che poteva essere quel giocatore che poi è diventato, ovvero un campione. Cresciuto alla scuola dei grandi capitani rossoneri, da Baresi a Costacurta passando per Albertini e Maldini, da cui ha ereditato con umiltà e orgoglio la fascia nell’estate del 2009 diventando, a sua volta, simbolo e icona rossonera.

Il suo grande attaccamento alla maglia e ai colori rossoneri lo hanno fatto entrare nel cuore di tutti. Professionista impeccabile, ha sempre dato l’esempio, sia in campo che in allenamento, senza mollare mai di un centimetro e lo ha fatto fino a Siena-Milan dello scorso 19 Maggio, l’ultima partita giocata in rossonero con la fascia al braccio.

Con la maglia del Milan sulle spalle, il grande Ambro ha collezionato 489 presenze con 36 gol all’attivo ed ha vinto 4 scudetti, 1 TIM Cup, 2 Supercoppe Italiane, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee e 1 Mondiale per Club.

Dei suoi 36 gol realizzati, alcuni meritano una menzione particolare:
– 2 Maggio 1999: Milan-Sampdoria 3-2, gran gol da fuori area che sblocca la partita. Da un suo calcio d’angolo nasce l’azione del gol del 3-2 di Ganz.
– 23 Dicembre 2001: Milan-Hellas Verona 2-1, gol dopo un periodo difficile dovuto a un infortunio.
– 29 Febbraio 2004: Lazio-Milan 0-1, vittoria decisiva per lo scudetto.
– 4 Maggio 2005: PSV Eindhoven-Milan 3-1, Ambro segna di testa il gol qualificazione.

Queste le parole rilasciate in esclusiva a Milan Channel da un dispiaciuto Adriano Galliani: “Mi dispiace molto salutare Ambro, è una decisione che mi vede emotivamente molto coinvolto. Mi scuso con Massimo se ancora non avevamo comunicato la decisione. Siamo stati combattuti per diversi giorni. Anche lui è molto dispiaciuto, ma alla fine le ragioni d’età hanno avuto il sopravvento sulle ragioni emotive. Ambrosini è stato un grande calciatore del Milan, ha fatto con noi 18 stagioni ed è incredibile. In 18 anni un bambino nasce e diventa maggiorenne e lui ha fatto tantissimo. Credo che sia un record il fatto che lui abbia vinto 4 scudetti con 4 allenatori diversi ovvero quello del 1995 con Fabio Capello, quello del 1999 con Alberto Zaccheroni, quello del 2004 con Carlo Ancelotti e quello del 2011 con Massimiliano Allegri”.

(Fonte. AcMilan.com)

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