Quel che è certo è che Mexes e Zapata saranno la coppia centrale di difesa nel Milan dell’anno prossimo. Un reparto arretrato che ha sì concluso la stagione con 39 reti al passivo, ma in fin dei conti solo la Juventus campione e il Napoli secondo sono stati in grado di far meglio. E il colombiano è stato grande protagonista, come testimoniano i numeri rossoneri di fine stagione: nel computo dei minuti giocati, Cristian è quarto a quota 2032, dietro solo ad Abate (2418), De Sciglio (2353) e Mexes (2304). Praticamente la difesa titolare con cui la squadra di Allegri ha chiuso la stagione e che il nuovo, eventuale allenatore sarà comunque chiamato a confermare. Ma all’inizio non è stato così semplice per Zapata: ricordiamo l’espulsione di Udine, il punto più basso d’inizio stagione. Poi, la lenta e inesorabile risalita.
C’è voluto un gran girone di ritorno, come tutto quello della squadra, e l’ottima intesa trovata con Mexes per convincere Adriano Galliani (e naturalmente il presidente Berlusconi). Una figura così imprescindibile negli ultimi tempi per la retroguardia di Max, da sentirne quasi la mancanza: non è un caso che nell’unica partita in cui i rossoneri hanno subito più di un gol su azione nel girone di ritorno, quella contro il Catania in casa, il colombiano fosse indisponibile. Ecco poi la chiusura in bellezza nella gara di Siena, dove il folletto Emeghara è stato quasi sempre arginato con successo. Insomma, non staremo parlando di Nesta o Thiago Silva, ma per 6 milioni questa Colombia potrebbe davvero rivelarsi in chiave futura una manna dal cielo.
(Christian Pradelli per IlSussidiario.net)
This post was last modified on 25 Maggio 2013 - 11:49