Nuovo appuntamento col collega di Telelombardia e Antenna 3, Andrea Longoni. Potete inviare le vostre domande e curiosità ad Andrea scrivendo a redazione@spaziomilan.it o lasciando un messaggio sulla nostra pagina Facebook.
Cercare di ricucire lo strappo tra Berlusconi e Allegri lascia il tempo che trova: il rapporto è ormai compromesso. Anche se il livornese venisse confermato i problemi rimarrebbero: al primo passo falso nella prossima stagione dovremmo commentare le solite battute poco piacevoli del presidente nei confronti del suo tecnico, e allora ‘apriti cielo’.
Ora non si può fare altro che cambiare. Su Seedorf non sono mai stato caldo, ma non posso non condannare tutto questo ostracismo nei suoi confronti. Meglio Clarence di Donadoni o Van Basten, per intenderci. Gli ultimi due sono allenatori, sì, ma mediocri e, con tutto il rispetto, mai diventeranno grandi. Per l’olandese si possono fare soltanto previsioni, ma potenzialmente ha tutte le carte in regola per sfondare. Lo vuole fortemente Berlusconi, e questo è il primo punto a favore. Sappiamo che quando il numero uno rossonero è innamorato calcisticamente del suo allenatore se possibile il mercato ne trae giovamento, e soprattutto vengono meno tutte le frecciatine destabilizzanti.
Seedorf conosce il calcio come pochi e nel calcio da giocatore ha vinto come pochi. Ha carisma e personalità da vendere, requisiti fondamentali per farsi rispettare dallo spogliatoio e ripristinare certe regole che forse negli ultimi tempi sono venute meno. Credo che le idee di Berlusconi meritino fiducia, e che Galliani e Seedorf siano due persone intelligenti che sicuramente collaboreranno per il bene del Milan. Tra le altre cose Clarence è un grande comunicatore: stimolante per chi fa il mio lavoro confrontarsi con uno come lui, ma forse anche per i tifosi essere rappresentati da un allenatore che dice quello che pensa e non guarda in faccia nessuno.
Twitter: @AndreaLongoni5