“Ripartiamo dai giovani”, “compreremo top young“: quante volte abbiamo sentito pronunciare queste parole dai piani alti di Via Turati. Intenzioni mirabili, senza alcun’ombra di dubbio, perchè è solo investendo sui giovani che si riaprono i cicli vincenti di una squadra che nella sua storia ha vinto tutto proprio perchè ha saputo sopperire alle partenze dei suoi innumerevoli campioni, innestando nelle rose giocatori di talento, magari italiani e magari provenienti dal florido vivaio rossonero. Cerchiamo, dunque, di capire, quali under potremmo vedere il prossimo anno calcare con regolarità il palcoscenico di San Siro, prendendo come “campione” un componente per reparto.
SALAMON: partiamo dalla retroguardia, che nel mercato di gennaio è stata rimpinguata da questo ragazzone polacco proveniente dal Brescia, dove ha disputato un paio d’annate da antologia. A causa di un infortunio alla caviglia sottovalutato dai medici delle Rondinelle e per via di una rimonta sfrenata che il Milan ha dovuto compiere per agguantare il terzo posto, il nativo di Poznan non è mai sceso in campo con la maglia rossonera, facendo gridare a troppi la sua estraneità al progetto e la sua imminente partenza da Milanello. Ma occhio a dare il centrale lontano dal capoluogo lombardo: il fatto di non essere stato mai schierato ha avuto il preciso obiettivo di preservare un futuro talento dalle grinfie di un calcio, quello italiano, che ti divora se non hai le spalle grosse. Il prossimo anno ci sarà spazio per lui e, qualora non sarà cosi, al massimo si può ipotizzare un prestito secco: niente compartecipazione, niente contropartita per altri difensori. Il Milan su Salamon ci punta eccome.
CRISTANTE: ogni partita disputata dalla Primavera di coach Dolcetti ha avuto come protagonista questo talentuosissimo regista classe 1995. Sulla carta, non certamente de facto, visto che l’italo-canadese gioca con una padronanza ed una tecnica da far invidia a calciatori molto più navigati di lui. Visione di gioco e una capacità di dettare i tempi dell’azione impensabili per un neo-diciottenne, che incarna la tipologia di play basso che da anni non si vede nelle giovanili rossonere. Il trampolino è già stato preparato in tempi non sospetti da Adriano Galliani, che mesi fa ha annunciato il passaggio in prima squadra di Cristante a partire dalla prossima stagione: prima, però, da buon capitano, Bryan guiderà i suoi baby compagni nelle Final Eight Primavera, sperando che il titolo di campione d’Italia possa tornare nella già ricca bacheca di Via Turati
SAPONARA: il “Barcellona della Serie B” ha il suo diamante più fulgido in Riccardo Saponara: la squadra in questione è l’Empoli, che in questo campionato cadetto è stato letteralmente trascinato alla finale playoff dal talento forlivense. Come spesso accade, il Milan ci ha visto lungo, ed a gennaio ha battuto tutta la concorrenza per accaparrarsi un futuro campione, capace di realizzare quindici gol e altrettanti assist in campionato. Trequartista, ala nel tridente, seconda punta: un jolly offensivo universale, in grado con le sue innate qualità tecniche di mandare in visibilio il pubblico empolese e la serie B tutta. Ha trascinato i biancoblù in finale con una doppietta nella semifinale contro il Novara e ora manca l’ultimo muro, quello del Livorno, per approdare inaspettatamente in serie A. Ricky, che si ispira a Kakà, il posto nella massima serie lo avrà di sicuro ed immaginare un tridente giovane e di classe con Balotelli ed El Shaarawy, fa venire l’acquolina in bocca a tutti i fans del Diavolo, consci di avere un potenziale davvero “atomico”, un potenziale da “top young“.