Sacchi ha rivoluzionato il calcio italiano: “L’aspetto veramente speciale fu il modo in cui arrivò, cioè giocando un tipo di calcio assolutamente nuovo per l’Italia, molto aggressivo. Sacchi ci ha dato una certa mentalità di lavoro: i primi mesi sono stati faticosi e difficili, lui ci chiedeva tanto sotto il profilo dell’attenzione e dell’impegno, con due ore di lavoro vero e intenso ad ogni seduta, l’approccio è stato piuttosto forte. Il nuovo tecnico ci aveva chiamati uno ad uno quando eravamo ancora in vacanza, chiedendoci di svolgere un certo tipo di lavoro durante il periodo di riposo. A me una cosa del genere non era mai capitata prima. Già da questo aspetto capimmo che c’erano grosse novità in arrivo. Anche l’approccio del club e del gruppo Fininvest fu diverso. Scelsero gli uomini con grande attenzione, la decisione di affidare la squadra a Sacchi fu meditata a lungo, probabilmente Arrigo e la sua mentalità rappresentavano l’ideale per loro”.
L’attuale vice di Allegri parla anche dell’inizio difficile di questa stagione: “Ci sono momenti in cui vanno prese decisioni forti , la società l’ha fatto l’anno scorso dando via i due giocatori più bravi perché il bilancio ne aveva bisogno. Vedere partire Ibrahimovic e Thiago Silva non è stato facile per nessuno e all’inizio la squadra ne ha risentito. Questa è stata una stagione particolare, comunque qualche mattone l’abbiamo messo, è chiaro che non è facile contrastare società come il Bayern, che ha la possibilità di investire un sacco di soldi”.
This post was last modified on 27 Maggio 2013 - 15:26