Da sempre tifoso del Milan, si è innamorato di Kakà (e lo aveva confessato proprio a SpazioMilan): il suo idolo, il suo modello. La sua copia per posizione in campo, semplicità di corsa, tiro, eleganza e qualità. E anche se il paragone ancora non regge, le premesse ci sono e il Diavolo può già sfregarsi le mani. Dopo le giovanili e la Primavera nel Ravenna, passa con lo stesso percorso all’Empoli dove esordisce in Serie B contro il Novara: la stessa squadra che ieri il numero 8 di Forlì ha messo in ginocchio ed eliminato dai playoff per la promozione in A. Al “Castellani” si è visto un Saponara immenso, essenziale, decisivo: non solo la fondamentale doppietta, il 2 a 0 ed il 3 a 1, ma anche un assist per il 4 a 1 finale (Tavano, Saponara, Seferovic, Saponara, Mchedlidze). Prestazione impreziosita da inserimenti, conclusioni e movimenti di un calciatore che ha fatto la differenza fin dall’inizio: in campionato 36 presenze e 11 gol (in carriera 14 reti in 90 partite). E il Milan lo aspetta.
Non a caso Saponara ha già preso confidenza con la sua nuova “casa”, visitando Milanello lo scorso 27 febbraio. Centrocampista offensivo, trequartista, attaccante esterno. Un ragazzo che non ha paura di niente: quando il Milan lo ha chiamato non ha avuto timore, anzi, ha accelerato e deliziato ancora di più. Saponara è pronto per giocare nel Milan, senza eccessivi periodi di ambientamento: l’anno prossimo dovrà essere anche la sua stagione, da vivere da protagonista e non da comprimario, sperando nella stessa esplosione di El Shaarawy. Quando il mercato non è ancora cominciato ufficialmente, con il Milan che dovrà ancora decidere quale allenatore scegliere per guidare la squadra dall’anno prossimo, c’è un grande giovane fuoriclasse che rappresenta il presente, promettente e vincente. Si chiama Riccardo Saponara, è spaventosamente simile a Kakà, tifa Milan. E’ del Milan.
This post was last modified on 27 Maggio 2013 - 20:51