Lui tra una partitella e l’altra di beach soccer dichiara a globoesporte.globo.com: “Per il Santos provo un affetto incredibile, e altrettanto per il Milan”. Futuro in bilico quindi, tant’è che lui se ne la va le mani e preferisce godersi il sole sudamericano e lasciar lavorare i dirigenti delle due squadre: “Lascio che siano Milan e Santos ad occuparsi della mia situazione. Lasciamo che risolvano tra di loro la questione”. Un po’ come a dire, o l’una o l’altra non fa molta differenza. Ma in realtà forse Binho una preferenza ce l’ha: “Milano è molto bella, ma non ha il mare e poi è difficile godersi la famiglia dovendo viaggiare. Santos è la mia città, mi piace stare qui”. Più chiaro di così.
Dall’inizio dell’anno ormai si sentono voci di un rientro alla base di Robinho. Cresciuto al Santos e a Santos. La saudade è una brutta bestia. Tornare a casa fa piacere a tutti e quindi non c’è da sorprendesi se un anche un professionista, come è stato fino qui e lo è tutt’ora Robinho, si lasci andare a commenti sognanti circa un suo ritorno in patria da eroe. Perché partito da San Paolo con le migliori aspettative, Binho è stato uno dei brasiliani che meglio ha saputo interpretare il calcio europeo, diventando uno degli attaccanti più forti in circolazione.
This post was last modified on 23 Maggio 2013 - 17:15