Partiamo dal Capitano. Quella andata in scena a Siena non sarebbe una grande chiusura della sua gloriosa storia da milanista. Nel secondo tempo, con i suoi in svantaggio, si vede sventolare il cartellino rosso sotto il naso, rischiando così di complicare irrimediabilmente la rimonta. Oggi il Milan è in Champions, ma le probabilità che la giochi senza Ambro non sono poche. Età e contratto in scadenza a fine giugno parlano chiaro, così come le offerte dall’Inghilterra e Oltreoceano. Un po’ diverso il discorso per Antonio Nocerino, che dopo la strepitosa stagione 2011-12, si è trovato a non essere più inamovibile e anzi criticato. Finisce la sua gara incolore a nemmeno metà secondo tempo. Testa bassa, forse in realtà proiettata al futuro. Napoli? Per il suo agente, senza Mazzarri, la strada è più complicata (ma non impossibile).
Siena da addio anche per Robinho, uno dei superstiti di questo Milan sempre meno brasiliano. International, ma soprattutto Santos. La voglia di tornare in patria da moglie e figli è tanta, e mai celata. La chiamano saudade e per poco non riusciva a portarselo via già a gennaio. Dall’inizio, un po’ a sorpresa, nella gara più delicata della stagione ha messo in mostra tutti i limiti che lo hanno frenato durante la stagione. Impreciso sotto porta, palloni persi e molta poca incisività nella manovra. Dice che il suo futuro lo sceglieranno i dirigenti, lui inconsciamente ha già scelto.
This post was last modified on 25 Maggio 2013 - 19:03