Molti dicono non abbia lo stile e l’eleganza per indossare la fascia, dimenticano però il coraggio e la lealtà. Sarebbe stato facile andarsene lo scorso anno, in pompa magna, insieme a tutti i suoi compagni di battaglie e medaglie. Lui però, con tutta la preoccupazione che può avere un senatore nel vedere mollare la presa dei suoi, ha deciso di restare. Lì, in mediana a combattere contro avversari più giovani e soprattutto più veloci. Pur appesantito dall’età non ha fatto mancare il suo contributo, esaltandosi in partite importanti come Milan-Barcellona a San Siro. L’esperienza acquisita mista a quella genorisità che in carriera lo ha sempre accompagnato. Vi ricordate a chi Ancelotti chiedeva di fare il centravanti in situazioni d’emergenza? Oppure chi il presidente sperava un giorno di vedere in mezzo alla difesa?
Uomo ovunque, uomo per sempre. Dall’anno prossimo le possibilità che il nostro buon compleanno diventi un più british “happy birthday” ci sono. Il contratto in scadenza a fine mese di giugno è come un campanello d’allarme che ricorda a tutti la nuova politica societaria fondata sui giovani, così il West Ham che bussa alla porta (proponendo un biennale) rischia di diventare il futuro. Settimana prossima, al rientro dalle vacanze a Dubai, in agenda c’è un incontro con Galliani e ne sapremo di più. Comunque vada gli anni insieme, i più belli, i più veri, non si cancellano: auguri Ambro!
This post was last modified on 29 Maggio 2013 - 18:22