Considerando l’età, appena diciotto anni, senza dubbio si può esprimere un giudizio positivo su quanto fatto in questi mesi dal francesino. Tantissime presenze, fra gare giocate da titolare e altre in cui è subentrato a partita in corso, tantissima qualità, molto movimento e sacrificio per la squadra. Per Allegri è diventato già una pedina importantissima nel suo scacchiere tattico. Ma, come dicevamo prima, a chi gioca in prima linea di tanto in tanto magari è richiesto pure di mettere la palla in rete.
Ed è questo l’unico vero cruccio della prima stagione in rossonero di Niang. Infatti, se si esclude la rete fatta nel primo turno di Coppa Italia contro la Reggina, M’Baye non è ancora riuscito a iscrivere il proprio nome nella casella dei marcatori contro la Roma, C’è stata anche tanta sfortuna, ricordiamo infatti il palo con il Barcellona e le due traverse con Lazio ed Udinese, ma spesso il diciottenne non è sembrato propriamente un cecchino infallibile. Lui sente che manca qualcosa e, spesso, la rete la cerca con insistenza quasi fosse diventata un’ossessione. Addirittura, sembra a volte, che il suo problema sia proprio quello di cercare con ciecata insistenza il gol e rischiare di macchiare prestazioni che, magari, altrimenti potrebbero essere ancora migliori.
This post was last modified on 11 Maggio 2013 - 09:32