Stasera dobbiamo vincere. Per raggiungere il terzo posto ed entrare nei playoff di Champions League. E dare un senso alla stagione. Che in caso di vittoria, verrà valutata in maniera positiva. Ma che in caso di passo falso, equivalente alla perdita della posizione da difendere, sarà etichettata come fallimentare. Bisogna farcela a tutti i costi. Contro un Siena già retrocesso. E in apparenza, privo di motivazioni. Serve una prestazione di sostanza, caratterizzata da grinta ed efficacia. Solo così facendo, possiamo raggiungere l’obiettivo.
Iachini intende schierare i suoi con un 3-4-2-1 mirato a macinare gioco sulle corsie laterali. Con gli esterni di centrocampo chiamati a subordinare la fase di copertura a quella di spinta, tanto da cercare con regolarità le sovrapposizioni con i trequartisti. Ne consegue che il modulo del Siena, dal punto di vista pratico, si trasformerà in un 3-4-3. Importante sarà il gioco sulle fasce. Ma con i ripiegamenti delle nostre punte esterne e con un buon lavoro degli interni di centrocampo, in grado di intendere quando raddoppiare il portatore di palla avversario, il Siena andrà in difficoltà. Senza ombra di dubbio. E noi ci troveremo nelle condizioni di vincere.
Punto di forza: Innocent Emeghara. E’ lui l’elemento più pericoloso del Siena. Possiede una velocità impressionante. E’ capace di saltare l’uomo, cambiare passo, effettuare coast to coast e creare superiorità numerica. E davanti alla porta, si distingue per opportunismo. Annovera nel proprio repertorio anche fisicità, resistenza e doti da contropiedista. Malgrado i soli 170 cm per 70 kg, Sa fare salire la squadra e creare varchi per i compagni. Non bisogna concedergli spazi e azioni di rimessa. E va controllato anche in area. Perché da un momento all’altro, può sfruttare una disattenzione e gelarci. I nostri difensori centrali sono avvisati.
Punti deboli: mancanza di stimoli, poca interdizione e difesa. Gli uomini di Iachini sono già in cadetteria. Certo, contro il Napoli, hanno dato il massimo. Ma è altrettanto vero che i lividi psicologici escano con il tempo. Ecco perché domenica, nonostante la fresca retrocessione, hanno venduto cara la pelle. In merito agli stimoli, anche il fattore campanilistico potrebbe rendere il Siena un avversario materasso. In mediana, non mancano solo fosforo e qualità. Ma anche interditori all’altezza della situazione. Eccezion fatta per Della Rocca. Che però, non basta per rinforzare a dovere il centrocampo. Di conseguenza, la fase di recupero palla stenta. E con esterni non inclini al contenimento, i difensori centrali vengono mandati allo sbaraglio. La retroguardia del Siena è forte dal punto di vista fisico. Ma per quanto concerne il senso del gioco e il posizionamento, lascia a desiderare. Non venendo protetta a sufficienza, si trova spesso in difficoltà.
Elemento chiave: Alessandro Rosina. Mentre Emeghara è più pericoloso ma pecca in lucidità, a causa del proprio continuo movimento, l’ex bandiera del Torino annovera nel proprio repertorio senso del gioco e fantasia. Dispone di un tasso tecnico elevato e dell’abilità nella comprensione dello sviluppo del gioco. Quest’anno non ha espresso a fondo le proprie qualità. Ma dal punto di vista tattico, sarebbe stato l’unico effettivo in grado di dare una logica al gioco del Siena. Non ha disputato una buona stagione. Ma sia mai che domani si trovi in giornata di grazia…
This post was last modified on 19 Maggio 2013 - 11:34