Un primo tempo gradevole dal punto di vista del gioco, con qualche occasione da rete da entrambe le parti, ma che sicuramente non sorride al Milan. Ci si aspettava una maggiore aggressività da parte dei rossoneri in fase di spinta, che invece è mancata. Manovra poco fluida, con i nostri attaccanti, El Shaarawy compreso (la sua sostituzione a pochi minuti dall’inizio del secondo tempo ha il profumo della bocciatura), più statici del solito, che non creano tantissime difficoltà alla retroguardia granata. Diversa considerazione, invece, per la difesa milanista, che ha sofferto a volte la rapidità di Cerci e Barreto, complice anche una certa disattenzione. Insomma, Milan poco convinto, Torino pericoloso in contropiede.
La prima vera occasione, però, è di marca rossonera, con un gran tiro di Muntari dalla distanza che viene respinto da Gillet. Sulla palla vagante si avventa Boateng che tutto solo si fa clamorosamente neutralizzare dall’estremo difensore torinese. Poco dopo arriva, rigorosamente in contropiede, la risposta granata. La confezionano proprio i due attaccanti del Torino, con Cerci che mette Barreto davanti ad Abbiati, che riesce ottimamente a neutralizzarlo.
La musica non cambia nel secondo tempo, nel quale il Milan gioca forse anche peggio che nel primo. Sono di marca granata, infatti, le azioni più pericolose della seconda frazione di gioco, con Barreto che ancora una volta si fa ipnotizzare da un superbo Abbiati, non per nulla migliore in campo. Un secondo tempo che sembra procedere sonnolente fino al 90’, se non fosse per quella impietosa legge che vede il Torino subire le sconfitte quasi sempre negli ultimi 15’. E così è anche stavolta. Al minuto 85, infatti, Nocerino serve Mexes che di testa trova un Balotelli fino a quel momento sottotono: è il gol vittoria.
Un gol che risveglia il Milan, che negli ultimi 5’ crea più di quanto fatto in tutto il resto del match e porta a casa una vittoria certamente immeritata, considerata l’ottima prestazione del Torino e, nel contempo, una gara assolutamente sottotono dei rossoneri. Un successo che, però, dà punti Champions e morale, in quanto nelle ultime tre partite non si potrà sbagliare, anche perché, dopo la trasferta di Pescara, arriverà a San Siro una Roma molto agguerrita e che si è rifatta sotto per il terzo posto, un terzo posto che non può e non deve sfuggire al Diavolo!
This post was last modified on 6 Maggio 2013 - 09:26