Giusto è premettere che i rossoneri comunque stavano trascorrendo una domenica sera di assoluto squallore fino a quel momento, ma è anche giusto ricordare che, molto spesso in questa stagione, i secondi tempi sono stati di gran lunga migliori dei primi e, anche giocando così e così, la squadra era poi riuscita in qualche modo a trovare il colpo di coda e a mettere in cascina i tre punti. Ma, ieri sera, come era successo contro il Napoli dopo l’espulsione di Flamini, non si è potuto assistere al classico assalto finale proprio perché si era in inferiorità numerica e in dieci, inevitabilmente, si è meno lucidi e più confusionari che in undici.
Per tutte queste ragioni, quindi, e per l’importanza che aveva il match contro la Roma, il gesto del ghanese può essere catalogato sotto la voce: incomprensibile. Incomprensibile a maggior ragione se si pensa che è stata una sciocchezza fatta su un’ammonizione (quella di Balotelli) sacrosanta e su un cartellino che comunque non era di colore rosso. Tonalità di colore che invece è stata sventolata da Rocchi, giustamente, in faccia a Muntari che poi, visto il suo rammarico, ha subito capito di averla fatta grossa. Non ce la sentiamo di crocifiggere un giocatore che da quando è rientrato ha offerto un rendimento almeno sufficiente ma a volte bisogna essere più lucidi ed evitare inutili, e non nuovi, raptus improvvisi.
This post was last modified on 13 Maggio 2013 - 20:08