In attesa di arrivare al tanto sospirato finale della telenovela allenatore, ecco che il mercato rossonero inizia a prendere forma. Tanti nomi, tante idee, tante trattative soprattutto per quanto riguarda l’attacco. Come già detto da più parti, la sosta ai box di Pazzini sta facendo meditare non poco la dirigenza rossonera: sarebbe un errore madornale, infatti, sottovalutare l’apporto da lui garantito in questa stagione e non trovare al più presto un sostituto degno, almeno per i primi mesi. Qualcuno capace di vedere la porta, di dare un’impronta forte sia da un punto di vista tattico che caratteriale. Non dimentichiamo, inoltre, che oltre all’iniziale defezione del Pazzo bisognerà fare i conti anche con l’addio di Bojan e la sempre più probabile partenza di Robinho, libero di sbarcare al Santos dopo l’approdo di Neymar a Barcellona.
Risaputo l’interesse per Rolando Bianchi, che proprio poche ore fa ha rivelato a SpazioMilan.it di essere lusingato dall’interesse dimostrato dalla dirigenza rossonera. Si è parlato, però, anche di punte più mobili, capaci di svariare su tutto il fronte offensivo, il cui impiego comporterebbe un cambio di modulo oppure il sacrificio di alcuni elementi della rosa (Boateng in primis). Due nomi su tutti: Josip Ilicic del Palermo e Alessio Cerci del Torino.
Partiamo dal trequartista sloveno. Dopo un avvio quanto mai problematico, nell’ultima parte di campionato è stato uno degli artefici della clamorosa rimonta del Palermo di Sannino, poi comunque retrocesso. Calci piazzati, tiro da fuori, ottima visione di gioco: il momento della grande occasione sembra essere arrivato, di scendere di categoria non se ne parla. Il Milan lo segue da tempo, consapevole del potenziale tecnico dell’elemento: se cresce ancora un po’ da un punto di vista della personalità e della continuità farà faville. Chi è maturato tantissimo e di personalità ne ha da vendere è Alessio Cerci, reduce da una strabiliante annata con la maglia del Torino. Protagonista di una pagina Facebook ormai diventata culto, il centrocampista laziale ha tutte le caratteristiche richieste ad un attaccante esterno modello: dribbling, visione di gioco, capacità di liberarsi al tiro, buon dialogo con i compagni di reparto.
Non è ancora arrivato il momento della promozione, invece, per Alberto Paloschi: Il giovane attaccante resta un altro anno al Chievo, in comproprietà. Ultimo nome in ordine di tempo, ma assolutamente non meno importante, è quello di Andrea Petagna, giovane attaccante classe 1995 autore di tredici goal con la maglia della Primavera di Aldo Dolcetti. La sua promozione in prima squadra è ormai cosa fatta: che sia lui la sorpresa del prossimo inizio di stagione?