E’ la prestazione impeccabile di chi stava vivendo un momento d’oro. Catania, Torino, dove ha fornito l’assist di testa per il fondamentale 1 a 0, e Roma: tre tappe dove Mexes si è distino per sicurezza ed efficacia. Non le uniche, ma le più appariscenti. Momenti che hanno minimizzato, ma non cancellato, i periodi difficili, le partite insufficienti. Perché Mexes, com’è nella sua essenza, ha deliziato ma anche deluso, creato e disfatto, si è fatto apprezzare ma ha anche alimentato dubbi e perplessità. Ma non nel momento cruciale, non ieri. Ha chiuso in bellezza, ha rappresentato a modo suo la stagione del Milan: difficile, intensa e chiusa con un sorriso immenso. Con il primo centro, strano ma vero, di un difensore rossonero in campionato. Mexes!
Dopo due anni di Milan ha dimostrato davvero il suo valore e messo in mostra classe da grande giocatore. In ritardo sì, ma comunque in tempo. Valori aggiunti che devono rappresentare la base per il prossimo anno, ricominciando da dove si è finito. Ma non dall’ennesima amnesia difensiva, chiedere a Terzi per credere. Questo deve essere un limite da superare assolutamente, insieme a Mexes ma anche Zapata: una coppia di centrali solida e ben assortita, da rifinire e migliorare ma che garantisce forza. Anche in Champions. Sì, Champions.
This post was last modified on 13 Luglio 2013 - 14:23