Il futuro della mediana: caso per caso, verso la rifondazione di un reparto pericolante. Tranne…

F. Villa - Collaboratore SpazioMilan.it
F. Villa – Collaboratore SpazioMilan.it

Mediana_Milan / Omen nomen, ‘il nome come un presagio’. Philippe come Pippo. Con un gol rocambolesco alla Inzaghi, è proprio Mexes a staccare il biglietto per i playoff della prossima Champions League. Con questo piccolo grande traguardo in tasca, abbozziamo un ragionamento sul destino dei centrocampisti ad oggi tesserati, per provare a immaginare le mosse che la dirigenza dovrà metter in atto, nell’estate post-rivoluzione. Caso per caso, in rigoroso ordine alfabetico.

Ambrosini Massimo: con il contratto in scadenza il prossimo giugno, potremmo essere di fronte ai suoi ultimi 40 giorni da Capitano del Milan. Radio mercato riferisce, con sempre più insistenza, di una London calling per Ambro. Gli Hammers rappresentano una pista piuttosto concreta. Già nelle prossime settimane potremmo assistere allo strattone decisivo. Tuttavia, malgrado la sua stagione un pò zoppicante, da via Turati arriverà comunque un’offerta per lui. 18 gloriosi anni insieme, non possono esser messi da parte troppo facilmente.

Boateng Kevin Prince: l’estate meterologicamente distante, potrebbe esser caldissima per lui e sarà decisiva per la sua carriera. Il contratto da 2,5 milioni in scadenza nel giugno 2014, è uno dei più delicati da valutare. Le frequenti prestazioni sottotono offerte negli ultimi 12 mesi, impongono riflessioni importanti. Il bivio è chiaro: rinnovo spalmato al ribasso per amore del Diavolo (o chi per lui) oppure cessione, presumibilmente all’estero, dove Prince ha diversi estimatori. Il suo ruolo ibrido di mezz’ala o punta esterna, sono un’arma a doppio taglio nello scacchiere del Milan che verrà.

De Jong Nigel: l’olandese ha un contratto da 3 milioni fino al 2015. Ha deluso da costruttore di gioco, come ampiamente prevedibile, ma ha (quasi) convinto da distruttore. La possibile partenza di Ambrosini, garantirebbe all’ex Citizens un minutaggio di tutto rispetto nella prossima stagione. Passerà tutto dal suo recupero fisico. L’ingaggio è piuttosto ingombrante e potrebbe risultare un aggravio di responsabilità per Hard and Strong. Ha però la stima della società e dei compagni, vedremo se saprà fugare i dubbi sul suo conto.

Emanuelson Urby, in scadenza 2014: il mancino attualmente in prestito secco al Fulham, non ha del tutto convinto lo staff tecnico di Milanello e le poche presenze in Premier League, da gennaio ad oggi, non hanno di certo accresciuto il suo valore economico. Tornerà alla base con un inquadramento differente, magari come esterno basso a sinistra. La tecnica di base non si discute, ma in rossonero il contesto e il modulo non lo hanno esaltato. Nel finale di stagione del Diavolo, tutto muscoli e poca qualità, poteva tuttavia esser utile alla causa. Da rivedere.

Flamini Mathieu: l’ex Gunners è in scadenza di contratto e già la scorsa estate si era visto costretto a ridurre di due terzi il suo stipendio. Pare proprio provi divertimento a sovvertire i pronostici sul suo futuro. Sembrava tra i partenti a gennaio, salvo poi rimanere a Milano e ironia della sorte, segnare 4 gol fondamentali per il terzo posto. Di fatto ora la società ha ‘l’obbligo’ di preparargli un rinnovo ad hoc, visto che si tratta dei pochi under 30 in scadenza e questo significa che potrebbe firmare per più di un anno. Chapeau Mathieu, te lo sei meritato.

Montolivo Riccardo: Signore e Signori, ecco a voi Capitan Futuro! Giocatore più costante per rendimento, tra gli MVP di quest’annata rollercoaster. Si è calato nella parte da Campione consumato e ha trascinato la squadra nei (tanti) momenti difficili. Nei prossimi mesi la dirigenza potrebbe proporgli un ulteriore prolungamento di contratto, attualmente in scadenza nel 2016. E’ stimato come giocatore e come uomo, inoltre piace il suo modo di vivere il Milan. E’ il degno discendente della stirpe d’oro.

Muntari Sulley: il ghanese in scadenza tra 2 anni, ha rincorso letteralmente la stagione. A disposizione in sostanza da gennaio, ha vissuto il suo picco nella partita perfetta casalinga contro il Barça, suggellando la prestazione con un gran gol. La sua fisicità è stata importante nella rimonta in campionato. Potrebbe avere parecchi minuti anche l’anno prossimo, tutto dipende dal modulo e dall’allenatore. Resta una risorsa per il Milan, anche se un pò grezza.

Nocerino Antonio: era prevedibile che dopo un campionato da 10 reti, il Noce conoscesse una flessione. Così significativa francamente però era difficile da immaginare. L’impegno e l’abnegazione non sono mancati, ma la lucidità ha troppo spesso latitato. C’è perplessità sul suo futuro: ha un contratto fino al 2016 e la sensazione è che il centrocampista napoletano potrebbe esser utilizzato come pedina di scambio in questa sessione di mercato.

Traorè Bakaye: il maliano è in assoluto l’oggetto più misterioso della scorsa campagna acquisti. Ha totalizzato 7 presenza in serie A, con poco più di 100 minuti giocati. La sua stagione e forse la sua intera carriera, potevano svoltare su quell’occasione avuta allo Juventus Stadium in Coppa Italia, ma il fato non lo ha assecondato. Improbabile una sua riconferma, malgrado i 2 anni restanti di contratto.

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