L’annuncio pare essere imminente, ma come ben sappiamo, quando di mezzo c’è Massimo Zamparini, emblema della volubilità presidenziale, non bisogna “cantare vittoria” troppo presto. Rino Gattuso ha ottime possibilità di essere il prossimo allenatore del Palermo, quello chiamato a riportare in serie A i siciliani, dopo aver assaggiato l’amarissimo sapore della retrocessione nel campionato cadetto.
La notizia era stava lanciata qualche giorni fa da i colleghi di tuttob.com, ripresa da tutti i maggiori media nazionali e confermata dal numero uno rosanero, che aveva dichiarato: “Avrei sognato di averlo come mediano a fine carriera, è il mediano che ognuno sogna. Mi piace tutto come uomo, ha carisma e carattere. Non ha dalla sua l’esperienza, ma è un’opzione come le altre, lui in questo momento ha fatto l’allenatore per sette domeniche al Sion. Mi auguro che diventi alla Conte, ma non c’è solo lui“. A contendere con il centrocampista calabrese ci sono Ventura e Iachini, fermo restando che Sannino, in rotta col presidente, è ancora sotto contratto. Negli scorsi giorni è arrivata una (parziale) smentita dall’agente di Ringhio, Andrea D’Amico, che ha ribadito la volontà del suo assistito di rimanere ancora un altro anno al Sion da giocatore, per poi dedicarsi alla carriera da allenatore, già “sperimentata” per due mesi quando ha ricoperto il ruolo di giocatore-mister del club del presidente Constantin.
Tuttavia, l’occasione palermitana è di quelle da leccarsi i baffi: una squadra che parte tra le favorite per l’immediata risalita e che gli garantirebbe di fare la giusta gavetta prima (chissà) di un futuro sulla panchina di un top team, magari quel Milan che lo ha consacrato tra le leggende rossonere. Secondo le indiscrezioni, la firma sul contratto potrebbe arrivare lunedì, quando il campionato svizzero sarà concluso e Gattuso potrà sbarcare in Trinacria. Riuscirà Rino a resistere alle dipendenze del “mangia-allenatori” e ad evitare di subire il quarantatreesimo esonero della carriera presidenziale di “Zampa”?