Certo è che l’arrivo del talento polacco dal Brescia in quel del 31 gennaio aveva fatto credere ai tifosi rossoneri di poterlo vedere presto debuttare con la maglia del Diavolo; il suo procuratore lo aveva definito come l’erede di Thiago Silva, l’ad Galliani lo aveva corteggiato addirittura per tre mesi pur di strapparlo ad un’agguerrita concorrenza italiana ed estera e il suo arrivo era stato presentato come un colpo importantissimo in prospettiva. Quasi subito, però, il centrale di Poznan è stato costretto a fermarsi ai box per un infortunio alla caviglia che i medici del Brescia avevano sottovalutato e dal quale si è rimesso completamente solo alla fine di marzo, quando ormai il Milan aveva ricevuto da mister Allegri un’impronta ben precisa e scalzare i “titolarissimi” era pressochè impossibile: il ruolo più consono al polacco è quello di centrocampista centrale, ma le splendide prestazioni di Montolivo lo hanno reso praticamente irrinunciabile. Per quando riguarda, invece, la difesa centrale, ormai la coppia Mexes – Zapata è inamovibile per esperienza e apporto alla causa rossonera e quindi anche lì gli spiragli per Salamon sono tutti chiusi.
Con le difficoltà che in questa ultima parte di stagione il Milan ha avuto nella zona nevralgica del campo, qualcuno aveva avvalorato la candidatura di Salamon, in particolare per il match odierno contro il Pescara, ma Allegri ha stoppato tutti, dicendo: “Salamon in mezzo al campo? Troppo rischioso. Bisogna continuare con questo sistema di gioco”, facendo intendere che in un Milan che ha trovato certezze non c’è posto per una scommessa, pur interessante, come quella del polacco. La speranza dei tifosi rossoneri è che il Milan, riuscendo a conquistare presto la matematica qualificazione alla Champions, possa dare spazio all’ex Brescia, per fargli saggiare la maglia rossonera, che dal prossimo anno si spera possa vestire con più regolarità.
This post was last modified on 8 Maggio 2013 - 17:31