E’ un El Shaarawy all in quello che è stato intervistato stamane da La Gazzetta dello Sport, un Faraone serio e pronto a rispondere ad ogni cosa: anche a difendersi e spiegare momento personale e condizione fisica. Pronti, via e arriva la questione Allegri-Berlusconi: “Il presidente ha un ottimo rapporto sia con noi giocatori sia con l’allenatore – spiega Stephan –. L’ha sempre detto anche Allegri, che si sentono, si parlano in settimana, dopo le partite, per vedere se c’è qualcosa da sistemare. C’è massima stima e massimo rispetto tra i due. Il mister sta facendo ottime cose. È giusto che venga lasciato in pace e gli si permetta di centrare l’obiettivo del terzo posto prima di parlare”.
Terzo posto ovvero Champions League, un traguardo che El92 vuole festeggiare domenica, senza nessun calcolo: “Contro la Roma è una partita fondamentale, perché non vogliamo aspettare Siena. All’inizio dell’anno il terzo posto era impensabile: peccato per il secondo, ma il Napoli ha fatto tantissimo. Siamo felici, comunque, di aver fatto la rimonta. Ci terrei a segnare a San Siro, anche perché quella con la Roma sarà l’ultima partita dell’anno a San Siro. Un gol sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione da incorniciare. Loro hanno tre super attaccanti: hanno dimostrato tanto finora, sono stati straordinari. Lamela ha fatto delle ottime cose, Totti è riuscito a riconfermarsi, Osvaldo sta dimostrando di essere un grande”.
La parte centrale dell’intervista si concentra sull’El Shaarawy attaccante, quello che ha trascinato il Milan nel momento più difficile, quello che adesso sta faticando a lasciare il segno: “Nella prima parte ho segnato tanto, nella seconda mi è mancato soltanto il gol, ma non sono mancate le prestazioni e sono arrivate tante vittorie. Io non sono deluso perché anche il mister è sempre stato contento. Mi sono sacrificato per la squadra, non mi sono stati chiesti solo i gol. Non me lo sarei mai aspettato di segnare tanto e di giocare tante partite. Il gol mi manca, ovvio, per l’attaccante è tutto, ti rende felice, ti fa piacere; però le occasioni, e tante, le ho create, non ho giocato male. Forse, visto come è iniziata la mia stagione, potevo fare anche di più, ma la soglia dei 20 gol è un bel traguardo. In alcuni momenti toccavo la palla e segnavo, ora ho cinque occasioni ma il pallone non entra mai… La panchina ci sta, sono scelte del Mister che rispetto: a Pescara per esempio Robinho ha giocato benissimo. Conta solo la vittoria adesso”. Su Balotelli: “Con lui è nata una bella amicizia. Mario è simpatico, mi dà consigli, è un ragazzo perbene, in campo mi aiuta. Adesso che non segno da un po’ mi rincuora, mi consola. L’immagine che si ha di lui all’esterno è esagerata”.
Mercato e Nazionale, El Shaarawy chiude così: “L’interessamento di grandi club stranieri mi fa piacere, però con Mancini non ci siamo mai sentiti, mai visti. L’ho sempre detto che al Milan sto benissimo, è una grande famiglia, mi sono sentito a casa da subito, da sempre. Spero di restare a lungo. Con Mario non ho mai parlato del City. La Confederations è una bellissima vetrina. La Nazionale è molto importante: non mi sarei aspettato di esordire subito, sapevo di poterci arrivare ma non così in fretta, non nei primi mesi della stagione. Con Prandelli come con Allegri parliamo molto dopo gli allenamenti: mi dà tantissimi consigli anche extra calcio. Facciamo conversazione su tecnica e tattica, c’è un grande feeling”.