“Io all’Inter? Assolutamente no, non ci andrei mai. Sono milanista fin dalla nascita e spero di poter rimanere qui per sempre. Anche se il mio idolo è Antonio Cassano, tecnicamente fantastico e bello da veder giocare, ma so bene che i tifosi rossoneri non gli perdonano il suo arrivo in nerazzurro”. Comincia così, con parole chiare, semplici e genuine, l’intervista di Gianmarco De Feo a IlSussidiario.net.
L’attaccante della Primavera del Milan, dopo un anno di prestazioni di grande spessore, è riuscito anche ad arrivare in Prima Squadra, disputando poche ma buone apparizioni: “Il 22 marzo 2013 in amichevole contro il Sion a San Siro ho segnato il mio primo gol, è stato fantastico, un’emozione unica davanti a 15mila tifosi. Non mi ricordo praticamente nulla di quel momento, qualcuno mi ha detto che ho tirato fuori la lingua ma l’ho rivisto solo in televisione. C’è da dire che già prima, a Milanello, avevo messo a segno la mia prima rete nel Milan che conta”.
Da Dolcetti ad Allegri, due mister diversi che per De Feo hanno grandissime qualità: “Dolcetti è un grande allenatore, mi ha insegnato tanto anche quando mi ha messo in panchina. Mi stima molto e questo è fondamentale. Allegri mi ha sempre dato consigli, scherza con i giocatori e quest’anno ha fatto bene: da tifoso del Milan spero che resti. Galliani? Mi ha fatto i complimenti dopo Milan-Sion e mi ha detto di continuare così”. E sui compagni più grandi: “Robinho è sempre con il sorriso ed è di enorme aiuto, ha una tecnica pazzesca, con Nocerino ci confrontiamo e parliamo in dialetto campano… El Shaarawy? Si allena bene ed è un professionista serio. De Sciglio? Quando eravamo ragazzi viaggiavamo spesso in autobus insieme per andare agli allenamenti, si vedeva che era introverso ma al tempo stesso pieno di qualità: sono contento per lui. Su Balotelli dico che è una persona d’oro, dietro le quinte è un altro. Ma mi piace elogiare anche Simone Andrea Ganz, un attaccante mostruoso che segna sempre: gli auguro il meglio”.
Adesso per De Feo è tempo di Final Eight, è l’ora dello scudetto: “Durante la stagione ho cominciato bene, salvo poi rimanere in panchina per scelta di Dolcetti, che rispetto, e nel finale ho ripreso il mio posto in campo. Ad Ostuni (mi hanno impressionato Beltrame della Juventus e Capello del Bologna) sono stato nominato miglior giocatore del torneo e ne sono orgoglioso, adesso speriamo di fare bene nelle Final Eight. Il 2 giugno c’è Catania-Milan nel giorno del mio compleanno, spero di farmi un bel regalo. Ma prima dovrà farmelo Dolcetti facendomi giocare…”.
Infine, sul mercato: “Aspetto di capire cosa vuole fare il Milan, c’è tempo fino a giugno. Spero di essere riconfermato, penso di aver dimostrato le mie qualità. Ma l’importante è giocare con continuità e andare in prestito in Serie B sarebbe l’ideale”.