Partiamo da domenica scorsa: cosa non ha funzionato contro la Roma? Quali sono, a suo parere, gli errori da non ripetere domenica a Siena?
Innanzitutto è bene sottolineare che la caratura delle due squadre è differente. La Roma non ha disputato una gran partita, ma è un gruppo di buon livello che punta all’Europa League. Il Siena è stato penalizzato di sei punti, ma è retrocesso e non ha un contenuto tecnico uguale. La squadra di Andreazzoli domenica scorsa si è chiusa bene e ha cercato di sfruttare al meglio il contropiede: noi, dal canto nostro, quando troviamo squadre capaci di difendersi bene non sappiamo mai trovare le giuste contromisure. E’ un aspetto su cui sarebbe doveroso lavorare… Detto ciò, domenica a Siena voglio vedere ritmo, determinazione, intensità, aggressività sportiva.
Si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile addio di Allegri a fine stagione: tramontata l’ipotesi Montella chi vedrebbe bene sulla panchina rossonera?
Montella sa valorizzare i suoi giovani come nessun’altro: non esistono tecnici capaci di prendere in mano una squadra da zero e fare il lavoro che ha fatto lui a Firenze. Forse arriverà Seedorf, forse Inzaghi, ma il discorso qua si fa un po’ complicato: le situazioni che ti si presentano quando ti siedi su una panchina di alto livello sono completamente differenti da quelle vissute da giocatore… Per questo ho francamente qualche perplessità sui grandi campioni che si improvvisano allenatori. Devono ancora dimostrare tutto, staremo a vedere.
Andrea Poli: il suo ingaggio è ormai certo, le piace come centrocampista?
Sì: ha ritmo, intensità, buona tecnica. Ha solo 23 anni e grandi margini di miglioramento, eppure è già il prototipo del centrocampista moderno grazie alla sua capacità di abbinare corsa e rapidità di esecuzione.
This post was last modified on 17 Maggio 2013 - 17:40