L’amministratore delegato le ha provate tutte per rimarginare una ferita che da mesi era comunque impossibile da risanare: l’eventuale presenza di Berlusconi prima della partenza per la Toscana avrebbe indotto tutti a pensare al naturale proseguimento del matrimonio con Max, almeno per l’anno prossimo. E a patto che non fosse poi, alla fine, lo stesso Max a fare un bello scherzetto alla dirigenza di via Turati. Troppe, infatti, le voci in orbita Colosseo: voci che hanno subìto un’ulteriore accelerata dopo la (quasi) conferma dell’approdo di Walter Mazzarri sull’altra sponda del Naviglio. E invece il castello di Adriano è crollato con una telefonata: ora è davvero finita, non basterà la vittoria al “Franchi”, non basterà spiegare al presidente che il corso da allenatore che sta seguendo Clarence Seedorf permetterà all’olandese di possedere un patentino che non è valido in Italia.
E allora “facciamo finta” di pensare a Siena, a un finale di stagione che tanto ricorda l’ultimo anno di Carlo Ancelotti. Anche nel 2009 il Milan era in piena lotta Champions e alla penultima giornata di campionato affrontava in casa la Roma. Una vittoria avrebbe certificato matematicamente la conquista dell’Europa che conta, ma la squadra di Spalletti vinse 3-2 e rovinò l’addio da San Siro a Paolo Maldini. Il Diavolo chiuse la stagione proprio a Firenze, contro la vera antagonista per la Champions. Finì 0-2 e l’abbraccio tra Galliani e Leonardo sancì il passaggio di consegne in vista della nuova stagione. Questa volta il sostituto sembra davvero non esserci ancora. E, se anche ci fosse, non osiamo nemmeno ipotizzare il “remake” di quella scena in tribuna tra l’ad dalla cravatta gialla e un nuovo tecnico dal cuore arancione. A meno che non si chiami Mark Van Bommel.
(Christian Pradelli per IlSussidiario.net)
This post was last modified on 19 Maggio 2013 - 20:01