Abate, dunque, è il difensore più impiegato da Allegri in questo 2012/2013 rossonero così rocambolesco e dalle mille facce. La stagione del nostro terzino rispecchia in parte l’annata stessa della squadra: partito in sordina, tra mille problemi e perplessità, cresciuto con il passare delle giornate sino ad arrivare ad un finale di stagione più che convincente.
Il periodo nero, anzi nerissimo attraversato dal difensore è stato però piuttosto lungo e delicato: a gennaio da più parti era stata addirittura ventilata l’ipotesi di una cessione allo Zenit. Ignazio, però, non ha mai pensato seriamente di andarsene, voleva ottenere in maglia rossonera i risultati che sancissero il suo riscatto e la sua rivincita. Certo l’esplosione di De Sciglio e la spietata concorrenza di Constant non sembravano giocare decisamente a suo favore, ma il ragazzo non è uno che si dà per vinto facilmente…
In cosa deve migliorare ancora? Nel cross, senza dubbio, ma anche nell’uno contro uno, che troppo spesso lo manda in difficoltà anche in situazioni oggettivamente non complicatissime. D’altro canto, però, a suo favore parlano partite pazzesche a livello d’intensità e di agonismo, che hanno dimostrato come nelle situazioni più delicate spesso e volentieri sia uno degli elementi che più crede nelle imprese e sia meno disposto ad arrendersi. Due esempi su tutti? Andata e ritorno con il Barcellona. Bisogna ripartire da lì. E far diventare quelle due serate una piacevole costante, possibilmente.
This post was last modified on 22 Maggio 2013 - 09:59