Già, il destino. I milanisti sanno riconoscere quando si mette di traverso, perché la notte di Istanbul ha lasciato cicatrici che hanno un sensore particolare per le serate maledette. Quella di ieri sembrava esattamente una di quelle, con il Siena in vantaggio, la passeggiata della Fiorentina a Pescara e l’incapacità dei rossoneri di gestire se stessi, le proprie motivazioni, che anziché spronarli stavano per schiacciarli.
Nel secondo tempo la musica ha continuato a stonare, e l’incubo stava davvero prendendo piede. Davanti agli occhi dei tifosi le immagini della Champions sfilavano sempre più sbiadite, ritraendosi prima di riuscire a metterle a fuoco. Poi, proprio nel momento in cui la speranza stava abbandonando anche i cuori dei più ottimisti, è successo. Tutto in pochi minuti, prima Balotelli, poi Mexes. 2-1 Milan e preliminari conquistati.
Ora, caro Claudio, in una serata del genere in cui tutto (ma davvero tutto) girava male, non possiamo credere alla storia delle coincidenze, perché il calcio insegna che spesso quando si inizia male si finisce anche peggio. Quindi, il miracolo deve averlo fatto qualcun altro, e lo dimostra il fatto che nel momento più buio della gara c’era chi imprecava, chi stava in silenzio e chi guardava il cielo. C’era una stella che brillava proprio sopra lo stadio, talmente vicina che sembrava volesse atterrare sull’erba da un momento all’altro. E, a guardare bene, aveva un microfono tra le mani, dei ricciolini castani e un sorriso che pareva dire “andrà tutto bene”.
Non sappiamo chi fosse con certezza, ma un’idea ce la siamo fatta, caro Claudio. E alla fine, dopo tanta paura e anche qualche lacrima, i gol di Balotelli e di Mexes sono bastati. Ancora una volta, grazie.
This post was last modified on 20 Maggio 2013 - 19:41